cannabis light news

La grande rivoluzione della Cannabis in Sud America

Negli ultimi anni, il mercato della cannabis in America Latina è emerso dall’ombra e ha iniziato ad attirare l’attenzione di tantissime aziende e di investitori internazionali. Oggi molti stati stanno depenalizzando le leggi su possesso, consumo e coltivazione ma anche legalizzando o incrementando la produzione di cannabis a scopo terapeutico o ricreativo. Le vendite legali di cannabis in tutto il Sud America sembra che raggiungeranno i 125 milioni di dollari entro fine 2018, ma la vera e propria notizia è che in 10 anni è previsto lo sviluppo di un business complessivo di 12,7 miliardi di dollari. Queste sono le conclusioni del The LATAM Cannabis Report, una ricerca recentemente pubblicata da Prohibition Partners, un gruppo di consulenti del settore cannabis per il Regno Unito il cui lavoro consiste nel monitoraggio della crescita di questo nuovo business nel mondo.

Potrebbe interessarti anche:
Legalizzazione della cannabis VS narcotraffico, il Messico insegna all’Italia

Lo studio in questione afferma che da quando l’Uruguay ha approvato la sua rivoluzionaria legge di legalizzazione generale nel Dicembre 2013, non meno di 10 paesi dell’America Latina hanno intrapreso un percorso per la legalizzazione, più o meno marcato. Il rapporto prevede che il mercato latino-americano avrà nel prossimo decennio un rapido sviluppo e la produzione intensiva ridurrà a livello globale i prezzi della cannabis offrendo un’alternativa a basso costo rispetto a quella dei mercati nordamericani ed europei. Ma non si tratterà solo di esportazione visto che, date le sue ampie dimensioni, l’America del Sud ha un mercato potenziale di oltre 500 milioni di utenti adulti e 4,3 milioni di pazienti potenzialmente trattabili con cannabis terapeutica.

Le sue rinomate politiche di esportazione di prodotti agricoli a basso costo e il crescente sostegno che tantissimi stati stanno dimostrando nei confronti della alla legalizzazione della cannabis terapeutica e ricreativa fanno intuire come questa zona del mondo avrà sicuramente un ruolo chiave nell’industria internazionale della cannabis nel prossimo futuro.

Al momento solo la Colombia sta promuovendo in modo aggressivo le esportazioni di cannabis, mentre l’Uruguay rimane ancora l’unico paese ad aver legalizzato la cannabis ricreativa. Ma secondo lo studio di Prohibion Partners questo è solo l’inizio di un movimento di mercato destinato a diventare rivoluzionario e imponente.

I segnali sono forti e chiari: per esempio in Argentina una legge sulla cannabis medica è stata approvata nel marzo 2017; per ora la coltivazione non è stata legalizzata, ma recentemente due agenzie di ricerca governative sono state autorizzate a sovrintendere alla coltivazione per organizzare una produzione interna controllata; in Cile nel 2015 la legislazione ha approvato una legge che consente la vendita e l’uso di estratti di cannabis per scopi medici, la coltivazione dei prodotti su suolo cileno è stata autorizzata e gestita da organizzazioni non profit autorizzate dal governo (in particolare la Fondazione Daya) mentre la coltivazione domestica di marijuana è stata depenalizzata entro le 6 piante; in Colombia invece la cannabis medica è stata legalizzata nel 2015 e nel 2017 il governo ha istituito un quadro legale per la coltivazione a scopo commerciale che promette grandi flussi di esportazione; in Messico nel 2017 il presidente Enrique Peña Nieto ha firmato un disegno di legge per legalizzare la cannabis terapeutica dopo la sollecitazione di moltissimi attivisti locali, nel paese un’eventuale legalizzazione totale pare essere nell’aria anche come potente mezzo contro la malavita organizzata e i cartelli della droga; Panama ha fatto un passo avanti verso la legalizzazione quando nel 2016 il presidente Juan Carlos Varela ha firmato una legge per consentire la legalizzazione della cannabis medica (anche se la legge rimane tuttora in sospeso); il Paraguay dal 2017 ha autorizzato l’importazione di olio di cannabis sotto il controllo del Ministero della Salute e nel 2018 è stata varata una legge che consente la coltivazione domestica di marijuana medica; in Perù nel novembre 2017 è stata approvata una legge sull’utilizzo di cannabis a scopo terapeutico e contemporaneamente l’uso personale a scopo ricreativo è stato parzialmente depenalizzato.

Ovviamente l’Uruguay è stato il grande apripista della legalizzazione e tutti gli stati del Sud America guardano al suo esperimento con grande interesse prima di fare mosse avventate. Il paese per ora ha un istituto governativo (IRCCA) preposto alla regolamentazione e al controllo del business di cannabis che registra i club autorizzati alla coltivazione (che sono attualmente circa 2500). L’IRCCA supervisiona anche le vendite di farmacie, iniziate nel 2017, con 35.000 uruguaiani attualmente registrati come consumatori.

Il rapporto LATAM fornisce un’indagine utile e ampia sull’industria emergente della cannabis e sugli sviluppi legali più recenti in questo campo nel Sud America. L’unico versante che ci fa sollevare qualche dubbio etico sul futuro della produzione latino americana è quello delle colture a basso costo ma alto tasso di sfruttamento umano, che purtroppo sono largamente diffuse in questa parte del mondo. La cannabis è un prodotto nobile di cui la terra ci ha fatto dono, speriamo che l’espansione di questo nuovo mercato non implichi lo sviluppo di una filiera dagli scarsi standard umanitari ed ecologici, guidati dal solo amore per il dio denaro.

 

PRODOTTI CONSIGLIATI

 

9,90
24,50
9,90
24,50
9,90
24,50
NEW
9,90
NEW
24,50
Grande Rivoluzione Cannabis Sud America

BEST SELLERS

24,50
24,50
35,00
24,50
9,90
15,00
9,90

GROWERS DEPARTMENT

RECENSIONI

NOVITÀ

ISCRIVITI ALLA

NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER PER RIMANERE AGGIORNATO SU TUTTE LE SCONTISTICHE, LANCIO DI NUOVI PRODOTTI E TUTTE LE NOVITÀ DEL MONDO CBWEED

 
[contact-form-7 id="17483"]