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Cannabinoidi sintetici: cosa sono e perché sono rischiosi

In molti avranno storto il naso quando hanno scoperto l’esistenza di cannabinoidi sintetici, altri magari possono aver accolto la loro creazione con curiosità. A qualsiasi categoria voi apparteniate è buona cosa informarsi e conoscere questi prodotti particolari nati per mano dell’uomo. Approfondiamo insieme la questione dei cannabinoidi sintetici per capire se davvero sono l’incarnazione del male o se hanno qualche lato positivo.

Perché si definiscono sintetici è facile da intuire: questi “pseudo-cannabinoidi” sono sostanze chimiche create dall’uomo in laboratorio, veri e propri composti chimici nati a tavolino per simulare l’effetto dei cannabinoidi e quindi causare artificialmente la reazione particolare che queste sostanze suscitano sul sistema endocannabinoide.

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Perché nascono i cannabinoidi sintetici?

Perché sono stati creati questi composti quando gli originali sono tanto efficaci e ricchi di caratteristiche positive? La risposta è chiara, all’uomo piace avere il controllo della situazione, i cannabinoidi agiscono sul nostro corpo creando una miriade di interazioni diverse, piuttosto difficili da controllare e l’idea di un prodotto sintetico che stimolasse il sistema endocannabinoide poteva apparire per qualcuno una grande cosa, sia per il mercato farmaceutico (e quindi per proporre terapie più sicure) sia per garantire sballi più controllabili e a norma di legge. In teoria poteva andare così ma le cose per il momento non sono funzionate come speravano i ricercatori che li hanno inventati.

Cosa sono i cannabinoidi sintetici

I cannabinoidi sintetici sono composti di sostanze chimiche nate in laboratorio creati per provocare una reazione nel sistema endocannabinoide simile a quella causata da THC e CBD. La cannabis naturale è infatti ricca di cannabinoidi che (insieme a terpeni e altre sostanze) interagiscono stimolando in modo particolarissimo il nostro sistema endocannabinoide e dando il via a effetti diversi (a seconda del tipo di cannabis, delle percentuali di cannabinoidi e della ricettività della persona).

Invece gli alter ego sintetici hanno un effetto piuttosto diverso perché, non essendo naturali, sono più difficili da gestire da parte dell’organismo recettore e mandano in confusione il sistema endocannabinoide con grande facilità. Dal disturbo dell’equilibrio naturale del sistema nascono una serie di controindicazioni anche serie che rendono potenzialmente molto pericolosi i cannabinoidi sintetici proprio per gli effetti collaterali che inducono.

La pericolosità dei Cannabinoidi Sintetici

Vengono chiamati anche “erba sintetica” e sono considerati da alcuni alternative alla marijuana ma non lo sono affatto. Infatti questi composti possono scatenare effetti imprevedibili e, avendo un’azione sul cervello molto più potente di quella della cannabis, in alcuni casi possono portare anche la morte.

Attualmente esistono circa 300 prodotti sintetici che emulano le attività dei cannabinoidi e funzionano stimolando principalmente il recettore cellulare CB1, il quale serve a ricevere ed elaborare quantità minime di endocannabinoidi (cioè cannabinoidi prodotti naturalmente dal corpo umano) e reagisce anche a quelli provenienti dalla cannabis (che sono piuttosto simili a quelli umani), ma che fatica ad adattarsi al bombardamento dato da quelli sintetici. Perché un’azione così potente? Come abbiamo detto il sistema endocannabinoide fatica a gestirli in quanto molto diversi dal prodotto naturale che è nato per elaborare. Inoltre bisogna valutare anche checon l’introduzione di questi prodotti artificiali non si sviluppa l’effetto entourage ovvero il risultato “mitigante” di alcune sostanze nei confronti delle sostanze psicotrope della cannabis (come il THC). Parliamo di cannabidiolo e altre sostanze che agiscono in concomitanza con quelle psicotrope e ne alleviano naturalmente gli effetti più estremi rendendo l’esperienza di consumo di cannabis sicura. Ecco, per i cannabinoidi sintetici l’effetto entourage non esiste e il sistema nervoso si trova incredibilmente esposto e per questo produce reazioni a catena incontrollabili.

Overdose da Cannabinoidi Sintetici

Nonostante ciò queste sostanze sono piuttosto popolari nel commercio illegale, negli Stati Uniti attirarono l’attenzione pubblica qualche anno fa quando nell’area di New Haven Green nel Connecticut, non lontano dall’Università di Yale, vennero trovate 71 persone in overdose da cannabinoidi sintetici. In quel caso il problema era un altro: una partita di marijuana sintetica era stata contaminata con una sostanza letale, usata anche nel veleno per topi. Infatti come accade per molte droghe sintetiche, non è possibile sapere quali altre sostanze chimiche vengano aggiunte al mix e, anche per questo motivo, in molti stati dove la cannabis naturale è stata legalizzata i cannabinoidi artificiali sono stati proibiti.

Il fatto è che queste sostanze non sono affatto nate per essere utilizzate in ambito ricreativo e andrebbero assunte solo sotto controllo medico in formulazioni particolari. Infatti molti dei composti chimici con le quali vengono creati i cannabinoidi artificiali sono considerati tossici per l’organismo se assunti in dosaggi non controllati e possono creare un fortissimo squilibrio fisico e psicologico nella persona che li assume (addirittura inducendo pensieri suicidi). Quindi è chiaro che al momento siano sostanze pericolose, giustamente dichiarate illegali in Italia e in Europa, almeno finché non verranno studiate e la ricerca non porterà alla nascita di formulazioni più sicure.

Cannabinoidi Sintetici Cosa Sono Perche Rischiosi

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