La legalizzazione della cannabis ha significativamente ridotto il numero degli arresti in Colorado, nello stato di Washington e in altri in cui l’utilizzo viene ora regolamentato per legge.
Nonostante gli arresti complessivi siano diminuiti, non è possibile affermare lo stesso per quanto riguarda la disparità razziale tra gli arrestati, la quale è di fatto aumentata.
Uno studio condotto da Caislin Firth, ricercatore del dipartimento di Salute Pubblica della Washington University, ha evidenziato che prima della legalizzazione, le persone di colore erano 2,4 volte più portate a essere arrestate per detenzione e compravendita irregolare di marijuana rispetto ai cittadini bianchi.
Dopo la legalizzazione, il numero è salito a 5 volte di più.
Dati recenti dimostrano un atteggiamento tendenzialmente razzista da parte delle forze di polizia: sia il Colorado che l’Oregon riportano risultati simili.
Tra il 2015 e il 2018, dopo la legalizzazione della cannabis a uso personale, in entrambi gli stati il tasso di arresti è nettamente calato, mentre le disparità razziali sono rimaste le stesse. I cittadini di colore affrontano infatti molti più arresti causati dalla cannabis rispetto al resto della popolazione.
La buona notizia è che la legalizzazione nello stato di Washington, avvenuta a gennaio 2013, ha portato a un azzeramento quasi totale dei crimini legati alla marijuana, quando solo un anno prima la percentuale si aggirava attorno alle 9 persone arrestate ogni 100 000 abitanti. Sebbene gli arresti tra minorenni continuino a costituire un problema, nello stato di Washington sono calati ben del 66% nell’anno 2015.
I dati riguardanti soggetti arrestati per la distribuzione e compravendita di marijuana al di fuori del sistema consentito dalla legge, puntano i riflettori sulla differenza notevole riscontrata all’interno delle varie etnie: se tra i bianchi gli arresti sono diminuiti quasi del 70% dopo la legalizzazione, tra gli afroamericani il numero è cambiato in maniera molto meno radicale.
Il calo si è sì verificato da entrambe le parti, ma i numeri parlano chiaro: i bianchi arrestati per vendita di cannabis nel 2012 sono 124, e scendono a 41 nel 2015. Gli afroamericani arrestati nel 2012 sono 43, e diventano 41 nel 2015. Una variazione di appena il 5%.
Le stesse dinamiche sono state riscontrate in Colorado, dove nonostante la legalizzazione a inizio 2013, nel 2014 gli arresti di persone di colore erano comunque 2,4 volte superiori a quelli di soggetti non di colore, un dato che si conferma anche per gli ultimi anni.