Canapa Alimentare

Differenza tra olio di canapa e olio d’oliva

Quando si parla di oli vegetali per uso alimentare o cosmetico, spesso il confronto si concentra tra l’intramontabile olio d’oliva e il più recente olio di canapa, il quale ha sempre più fan al seguito. Ma quali sono le vere differenze tra i due? E quale scegliere in base all’uso che se ne vuole fare? In questo articolo Cbweed vi accompagnerà nello scoprire le proprietà, gli utilizzi e le caratteristiche nutrizionali di entrambi: buona lettura!

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Olio d’oliva e Olio di canapa a confronto

L’olio d’oliva, lo sappiamo, è uno dei grandi classici della cucina mediterranea: gustoso, resistente alla cottura e ricco di grassi monoinsaturi, in particolare acido oleico. È l’ideale sia per cucinare che per condire a crudo e offre benefici legati alla salute del cuore, alla digestione e alla pelle. L’olio di canapa, invece, è ottenuto dai semi della pianta di cannabis sativa, sebbene non contenga cannabinoidi psicoattivi.

La sua forza sta nell’equilibrio perfetto tra Omega-3 e Omega-6, degli acidi grassi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre da solo. È anche una fonte eccellente di vitamina E e fitosteroli. Questi componenti aiutano a proteggere le cellule dallo stress ossidativo, contribuendo al benessere generale dell’organismo. In particolare, la presenza bilanciata di acidi grassi lo rende utile per contrastare piccoli stati infiammatori cronici, a livello intestinale e cutaneo.

Dal punto di vista gustativo, l’olio di canapa ha un sapore più marcato: erbaceo, con note di nocciola. L’olio d’oliva, al contrario, varia da delicato a fruttato intenso, ma in genere è più familiare al palato italiano. E in cucina? Beh, entrambi hanno ruoli diversi: se l’olio d’oliva risulta certamente più versatile e adatto anche alla cottura, l’olio di canapa è invece perfetto “a crudo” per arricchire insalate, zuppe, cereali o frullati.

Olio di canapa in cucina: cotto o a crudo?

La risposta è semplice… rigorosamente a crudo. Questo olio, infatti, ha un punto di fumo basso e non è adatto alla cottura ad alte temperature, perché rischia di perdere le sue preziose proprietà nutrizionali e sviluppare composti sgradevoli. L’olio di canapa per cucinare va quindi utilizzato come condimento finale. Può essere aggiunto a insalate, piatti di legumi, pasta fredda, zuppe già servite, e persino frullati.

Grazie al suo gusto deciso, riesce a dare una marcia in più anche a preparazioni semplici. Per chi vuole provarlo, un consiglio utile è iniziare con piccole dosi e sperimentare gli abbinamenti. Altra cosa importante: conservarlo in frigo e in bottiglia scura, per evitare l’ossidazione. In questo modo manterrà al meglio le sue proprietà. Insomma, l’olio di canapa in cucina è un alleato prezioso, purché lo si tratti con la giusta cura.

Inoltre, è interessante notare che l’olio di canapa può essere utilizzato anche in preparazioni dolci, come muesli o bowl con yogurt vegetale e frutta, per un tocco originale e nutriente. L’importante è evitare qualsiasi tipo di cottura, soprattutto in padella o forno, dove le alte temperature comprometterebbero l’integrità dei suoi acidi grassi essenziali. Insomma, ci sono davvero mille possibilità per sfruttare il suo aroma deciso e distintivo!

Quale olio è la migliore fonte di Omega 3?

Se il focus è sull’apporto di Omega-3, allora l’olio di canapa vince a mani basse. Questo perché contiene acido alfa-linolenico (un tipo di Omega-3 essenziale) in percentuali significative e riesce a bilanciarlo perfettamente con gli Omega-6, mantenendo il famoso rapporto 3:1 considerato ideale per la salute. Questo equilibrio è fondamentale per la gestione dei processi infiammatori, per la salute del sistema nervoso e per il benessere del microbiota intestinale.

L’olio d’oliva, pur essendo eccellente sotto molti punti di vista, è invece alquanto povero di Omega-3. Il suo punto di forza sono i grassi monoinsaturi, che hanno anch’essi effetti positivi sul sistema cardiovascolare… ma non sostituiscono l’apporto specifico degli Omega-3. Inoltre, l’olio di canapa offre anche una piccola quantità di acido gamma-linolenico (GLA), che ha proprietà antinfiammatorie riconosciute e può essere un valido supporto nei casi di pelle sensibile o disturbi articolari.

Per questo chi cerca un supporto nutrizionale mirato per infiammazioni, salute del cervello o benessere articolare, troverà nell’olio di canapa un alleato più efficace; ma anche i vegetariani troveranno pane per i loro denti (perdonateci il gioco di parole!), considerato che avranno così meno bisogno di ricorrere a integratori di origine animale. Insomma, integrare l’olio di canapa nella dieta quotidiana – e parliamo di anche solo un cucchiaino al giorno – può dare un contributo reale al fabbisogno di acidi grassi essenziali.

Olio di canapa o olio di oliva per la pelle?

Entrambi gli oli hanno ottime proprietà cosmetiche… ma vi sono, fra i due, significative differenze: l’olio di oliva, ad esempio, è emolliente e ricco di antiossidanti. Viene spesso usato in maschere viso, creme corpo e oli da massaggio per la sua capacità di idratare a fondo la pelle. L’olio di canapa si comporta invece sulla pelle in modo diverso: è più leggero, e ha un effetto riequilibrante, ottimo per pelli grasse o soggette ad acne. La presenza di Omega-3 e Omega-6 lo rende ideale per ridurre rossori e infiammazioni cutanee.

In più alcuni studi indicano che l’uso topico dell’olio di canapa può aiutare in caso di dermatiti, pelle secca o soggetta a irritazioni. Il suo profilo lipidico simile a quello del sebo umano lo rende particolarmente adatto anche come base per oli viso leggeri, da applicare la sera prima di dormire. Chi cerca un olio per la propria skin care quotidiana può valutare di alternarli o usarli in base al tipo di pelle. Un altro prodotto che sta incuriosendo molti è poi l’olio di oliva alla canapa, una miscela che unisce il sapore familiare dell’olio d’oliva con le proprietà nutrizionali della canapa.

Non si tratta di un olio unico, ma di una combinazione bilanciata che consente di sfruttare il meglio di entrambi i mondi. Questa soluzione può essere perfetta per chi vuole approcciarsi gradualmente all’olio di canapa in cucina, mantenendo però un gusto più neutro e versatile. Vale la pena provarlo soprattutto per chi vuole arricchire la dieta quotidiana senza stravolgere le proprie abitudini culinarie. In ambito cosmetico, alcune aziende stanno iniziando a proporre versioni arricchite anche per uso topico, combinando le due matrici oleose in prodotti multifunzione per pelle e capelli.

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