Avete mai baciato un ranocchio sperando di trasformarlo in un principe? No?! Certo, sono animali poco affascinanti e per avvicinarli alla bocca ci vuole una motivazione migliore… tipo uno sballo da paura. La leggenda è vera, alcuni rospi producono sostanze allucinogene e pare che valga la pena “assaggiarli”. Ma non andate per fossi a leccare il primo venuto, sono solo alcuni gli esemplari che secernono sostanze psicotrope e possono essere molto pericolosi, scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su rane e rospi da sballo.
Alcune leggende metropolitane hanno un fondo di verità, una di queste è l’esistenza dei rospi allucinogeni, questa caratteristica è data dalla loro capacità di secernere una sorta di potente veleno che è in grado di stordire/scoraggiare eventuali predatori. Insomma, se foste tentati di leccare un rospo per sballarvi sappiate che quello che rilasciano le ghiandole di questi animali è un vero e proprio veleno che può portare anche alla morte e che va utilizzato con estrema cautela.
Effetti del veleno dei rospi allucinogeni
Sono diverse le varietà di rospo capaci di produrre secrezioni allucinogene, ma ciò che le accomuna è l’effetto provocato da queste sostanze nell’uomo: illusioni ottiche, distorsione della percezione spazio-tempo, delirio, euforia, amplificazione delle sensazioni. Questa descrizione potrebbe ricordarvi altre sostanze come quelle che si trovano nei funghi psichedelici o nell’LSD. La verità è che il veleno dei rospi contiene bufotenina, una sostanza che ha una formula chimica molto simile ad alcune droghe sintetiche come il DMT (N-dimethyltryptamine detto anche Dimitri) o la Ayahuasca.
Questo composto è considerato uno delle sostanze psichedeliche più antiche al mondo, si chiama 5-MEO-DMT e si trova nelle secrezioni dei rospi come in alcune piante. È stato isolato per la prima volta nel ’65 dall’italiano Vittorio Erspamer contestualmente ad uno studio sul rospo del deserto di Sonora, capace di secernere alti quantitativi di questa potente tossina. Chi ha provato ad assumerlo non ne ha lodato le capacità ricreative ma ha sottolineato il forte effetto stordente che in effetti si spiega tutto visto che per il rospo la sua produzione è un’arma di difesa. La 5-MeO-DMT è davvero una sostanza potentissima che dovrebbe essere 4 volte più potente della DMT ed agisce direttamente sul sistema nervoso centrale. Oggi la medicina moderna sta concentrando i propri studi su questo composto che pare potrebbe essere impiagato per la cura e la gestione di molte patologie psichiatriche e neurologiche (come i funghi psichedelici dei quali vi abbiamo parlato in questo articolo).
Leccare i rospi è pericoloso
É molto sottolineare che leccare i rospi non è solo un’attività schifosa e poco piacevole per l’animale ma anche incredibilmente pericolosa. Sono infatti moltissimi i rospi in grado di secernere sostanze velenose e le molecole di queste tossine possono avere effetti disastrosi sull’organismo umano, la bufotenina è un potente stimolante cardiaco che può scatenare un infarto se assunta in modo incontrollato poiché la sua natura è molto simile a quella della serotonina. Inoltre non è immediatamente disponibile all’interno di questi composti ma diventa efficace per l’uomo solo dopo particolari procedure che prevedono l’essiccazione del composto (quindi potrebbe non fare effetto con una “leccata”).
Il veleno del rospo Bufo
L’anfibio che più comunemente produce tossine allucinogene è il rospo Bufo, una razza che abbiamo anche in Italia e che ha tantissime varianti in tutto il mondo. Dal suo nome deriva quello della bufotenina, il composto allucinogeno che si trova nella sostanza vischiosa che i maschi di questa razza secernono quando sono sotto stress o spaventati da un possibile predatore.
Negli anni ’30 in Australia si pensò quindi di liberare ingenti quantità di questi animali importati dalle Hawaii nei campi per proteggere le piantagioni dai coleotteri senza dover utilizzare pesticidi.
L’idea in sé era ecologicamente interessante, peccato che si sia dimostrata inefficace (i rospi non riuscivano a sterminare i coleotteri che si concentravano sulle parti alte delle piante) e abbia portato ad un malsano proliferare dei rospi Bufo che letteralmente hanno invaso per anni l’Australia (similmente a come avete visto in una nota puntata dei Simpson). A pagare pegno furono anche tantissimi animali domestici che entrando in contatto con gli anfibi impazzivano, stavano male o addirittura morivano e così si venne a sapere del veleno allucinogeno dei rospi.
Fatto sta che in Australia si diffuse la credenza che leccare i rospi fosse divertente e facesse venire piacevoli allucinazioni ed euforia, forse per qualcuno ha funzionato ma di sicuro per molti altri ha avuto effetti gravissimi ed ha anche portato alla morte di un ragazzino che per una scommessa decise di ingoiare dei “girini allucinogeni”.