Canapa Alimentare

Ricetta dell’olio di cocco alla cannabis per edibles alla marijuana

Se siete appassionati di edibles alla cannabis ma non volete utilizzare il solito burro vi consigliamo di scegliere un’alternativa facile da assemblare in casa e ricca di vantaggi per la salute, parliamo dell’olio di cocco che è una perfetta base lipidica per accogliere i cannabinoidi e utilizzarli nei vostri piatti. L’olio estratto dal cocco si sposa con la cannabis chimicamente e come sapore, si può utilizzare per moltissime ricette in cucina ed è una base grassa vegetale piuttosto sana.

In questo articolo vi spieghiamo come realizzare in casa un ottimo olio di cocco ricco di cannabinoidi dopo aver approfondito le qualità generose dell’olio di cocco e l’esperienza degli alimenti alla cannabis.

Edibles alla cannabis

Uno dei modi più particolari per consumare la propria cannabis ricca di CBD e THC è metterla nel cibo e mangiarla. In Italia è illegale essere in possesso di cannabis ad alto tenore di THC, ma nei paesi dove la legalizzazione completa è arrivata gli edible sono diventati un’ottima alternativa al joint perché generalmente hanno un effetto più intenso e duraturo se ben preparati.
Gli alimenti storicamente associati a quest’abitudine sono i dolci, in particolare i brownies al cioccolato o i biscotti (abbiamo qualche ricetta per voi qui e anche qui), ma in pratica si può cucinare davvero di tutto insieme alla cannabis, l’importante è avere a portata di mano un concentrato a base lipidica ricco di cannabinoidi da utilizzare nelle proprie ricette, in pratica un burro o un olio. Inoltre per fare si che gli edibles alla cannabis abbiano l’effetto sperato è necessario passare dal processo di decarbossilazione delle infiorescenze.

Cos’è la decarbossilazione?

La decarbossilazione è una reazione chimica che avviene quando la cannabis viene riscaldata a determinate temperature, questo processo attiva i cannabinoidi, soprattutto il THC. Senza questo importantissimo passaggio i cannabinoidi non si attivano o lo fanno solo parzialmente e non garantiscono quindi l’effetto desiderato.

I vantaggi dell’olio di cocco

Perché c’è bisogno di un’olio/grasso per accogliere i cannabinoidi? Perché questi sono sono lipofili e si combinano con le sostanze grasse per creare un concentrato facilmente disponibile e conservabile. Utilizzare l’olio di cocco per raccogliere la cannabis decarbossilata è una scelta molto intelligente, soprattutto per chi non vuole consumare latticini o grassi di origine animale. Questa base lipidica è completamente vegetale, non contiene lattosio, è generalmente adatta agli intolleranti al glutine (se specificato sulla confezione) ed è aromaticamente compatibile a livello di sapore con tantissimi piatti, soprattutto i dolci, infatti è molto utilizzato nella cucina vegetariana.

Un motivo per preferire l’olio di cocco ad altri oli vegetali, oltre al sapore? Perché è una fonte di grassi saturi di qualità che sono una buona fonte di energia anche se vanno consumati con parsimonia in quanto altamente calorici. Inoltre tra quest grassi buoni c’è anche l’acido laurico, che è la base per la produzione della monolaurina, una sostanza che contrasta la proliferazione di batteri, miceti e virus nel corpo umano.

In ogni caso se siete a dieta (dimagrante) l’olio di cocco alla cannabis è una scelta migliore del burro ma comunque non vi consigliamo di abbondare per non aumentare il numero delle calorie assunte nella vostra giornata.

Ricetta per l’olio di cocco alla cannabis

Molto appassionati di cannabis non sono mai andati oltre al classico joint, ma fare gli edilbles non è affatto complicato. Una volta preparata la propria base lipidica con le cime decarbossilate potrete conservarla in frigo o in freezer per molto tempo e avere sempre a disposizione la propria fonte di cannabinoidi da usare in cucina. Per questa ricetta potrete usare le cime ma anche gli scarti (come foglie e steli vicini all’infiorescenza) che contengono comunque un po’ di cannabinoidi, così nulla del raccolto andrà sprecato. Il nostro consiglio è utilizzare solo prodotti di qualità, sia per quanto riguarda la vostra base di olio di cocco (che dovrebbe essere biologica ed estratta a freddo) che per quanto riguarda la vostra cannabis.

Ingredienti per l’olio di cocco alla cannabis

  • Una pentola in ghisa, terracotta, pietra (o antiaderente di qualità)
  • una bottiglia d’acqua depurata o distillata da 1,5 lt
  • Olio di Cocco 200 gr (una tazza capiente)
  • Marijuana 60 gr se utilizzate anche scarti, o meno se userete solo infiorescenze

Vi servirà un contenitore capiente, un setaccio a maglie fini, un grinder, forno e teglia da forno.

Procedimento per l’olio di cocco alla cannabis

Il primo passaggio è la decarbossilare della cannabis, quindi inserite i fiori e il materiale vegetale in forno caldo (105°C e 110°C) per 30 minuti, poi togliete le cime e fatele raffreddare.

All’olio liquido che avete stemperato nella pentola (basta arrivare sopra ai 25°C) aggiungete l’acqua e mescolate, tritate le cime finemente e aggiungetele al mix. A questo punto scaldate la miscela su fiamma medio bassa per circa un’ora, mescolando molto spesso. Passato il tempo trasferire su fuoco molto basso e lasciare sobbollire per minimo 8 ore. La temperatura non dovrebbe mai superate i 130°C.

A fine cottura lasciate intiepidire e filtrate il composto con attenzione anche più volte se necessario. A raffreddamento avvenuto mettete l’olio in un contenitore perfettamente pulito e chiuso che metterete in frigo. Quando sarà solidificato potete togliere la parte liquida rimasta sul fondo e sporzionare il vostro olio di cocco, in comodi sacchetti alimentari, che potrete conservare in frigo o nel freezer per avere una durata maggiore.

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