Ogni volta che scegliamo un bicchiere di vino o un liquore “artigianale”, raramente pensiamo ai rischi che si nascondono dietro a una cosa del genere. Eppure, dietro a bottiglie economiche, distillati casalinghi o cocktail sospetti può nascondersi un nemico invisibile: il metanolo – un alcool tossico, diverso da quello che siamo abituati a bere. Parliamo di avvelenamento da metanolo quando il corpo viene esposto a questa sostanza per ingestione, inalazione o assorbimento cutaneo.
E sì, purtroppo basta una piccola quantità per mettere in pericolo la salute: danni alla vista, cecità, coma, persino la morte. In questo articolo vogliamo smarcarci un po’ dalle tematiche relative al CBD e alla cannabis per parlare di che cos’è il metanolo, di come agisce sull’organismo e di quali segni possono indicare un’intossicazione. Se ami un buon brindisi, meglio essere informati.
Cos’è il metanolo
Il metanolo – noto anche come “alcol metilico”, “alcol industriale” o “spirito di legno” – è il più semplice degli alcoli: la sua formula chimica è CH₃OH e a temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore, dall’odore “alcolico” e volatile, infiammabile, del tutto simile all’etanolo (l’alcol utilizzato nelle bevande). Tuttavia, la somiglianza è solo superficiale: dal punto di vista metabolico e tossicologico, il metanolo è profondamente diverso e molto pericoloso per l’organismo umano.
Il metanolo viene impiegato industrialmente come solvente, antigelo, carburante e in molti prodotti non destinati al consumo umano (vernici, solventi, detergenti, liquidi per fotocopiatrici, alcool denaturato, disinfettanti). Proprio perché inodori, incolori e molto simili all’etanolo anche per odore e sapore, in situazioni illecite il metanolo viene a volte aggiunto illegalmente a vini, liquori o distillati artigianali per abbassare i costi o aumentare la gradazione alcolica – con effetti drammatici. Non è “alcool da bere” ma un vero e proprio veleno, spesso nascosto.
Tossicità del metanolo per il corpo umano: sintomi di intossicazione
Quando il metanolo entra nel corpo – per ingestione, inalazione o assorbimento cutaneo – viene metabolizzato nel fegato in sostanze tossiche: prima in formaldeide, poi in acido formico. L’accumulo di acido formico è estremamente dannoso: provoca acidosi metabolica, danneggia le cellule, interferisce con la respirazione cellulare e colpisce in particolare il sistema nervoso centrale e il nervo ottico. È questa catena tossica che rende il metanolo molto più pericoloso dell’etanolo: bastano poche decine di millilitri per causare effetti irreversibili.
Sintomi iniziali (“falsa sbornia”)
Poche ore dopo l’ingestione, i primi segnali possono essere molto simili a un’intossicazione da alcol “normale”:
- nausea e vomito
- mal di testa, vertigini, confusione mentale
- dolore addominale, fastidio gastrointestinale
- debolezza, sonnolenza, instabilità
Questo può indurre a sottovalutare la gravità, pensando di avere semplicemente “esagerato con l’alcol”. Ma il pericolo è proprio qui: spesso si aspetta che “passi” come una sbornia, quando invece il metanolo comincia già a fare danni silenziosi.
Sintomi tardivi (12–24 ore o più)
Dopo un periodo di latenza – che può variare dalle 6 alle 24 ore (a seconda della dose e del metabolismo) – possono comparire i seguenti segni gravi:
- visione offuscata, visione a tunnel, sensibilità alla luce, perdita parziale o totale della vista (cecità).
- dolore agli occhi, pupille dilatate, papilledema (gonfiore del nervo ottico).
- confusione, deterioramento mentale, disorientamento.
convulsioni, crisi tonico‑cloniche, perdita di coscienza, coma. - acidosi metabolica grave, insufficienza renale ed epatica, insufficienza multiorgano, possibile decesso.
In molti casi, i danni – soprattutto alla vista o al sistema nervoso – possono diventare irreversibili, se non si interviene tempestivamente.
Perché è così pericoloso
Il problema è che il metanolo è subdolo:
- Ha lo stesso aspetto e quasi lo stesso odore dell’alcol “normale” (etanolo).
- I primi sintomi possono essere confusi con una sbornia o un avvelenamento da alcol ordinario.
- I danni seri – vista, sistema nervoso, organi – possono manifestarsi con ritardo anche dopo 12–24 ore.
- La dose tossica può essere relativamente bassa: anche pochi millilitri – in alcuni casi – sono sufficienti a causare danni gravi.
Ecco perché l’avvelenamento da metanolo è considerato pericoloso e spesso mortale, soprattutto quando chi ne è vittima non sa cosa stia succedendo o non riceve cure immediate.
Casi di intossicazione e morte da metanolo in vino e superalcolici
Tragedie causate da metanolo adulterato non sono un horror da film, ma eventi reali e drammatici, spesso legati a vino o superalcolici fatti in casa o contraffatti.
La storia italiana: lo scandalo del 1986
Una delle pagine più amare nella storia recente italiana è quella dello scandalo del vino al metanolo del 1986. Alcuni produttori aggiunsero metanolo al vino per aumentarne la gradazione alcolica, causando intossicazioni gravi, perdita della vista e decine di morti. In quell’occasione, decine di persone morirono e molte altre subirono danni permanenti, soprattutto neurologici e alla vista. L’episodio fece cambiare profondamente le norme relative alla produzione e vendita di alcolici in Italia.
Intossicazioni recenti: tragedie globali
Il problema non è confinato al passato. Nel mondo, ciclicamente emergono episodi di intossicazioni da metanolo legate a alcol contrabbandato, liquori artigianali, “moonshine”, distillati casalinghi o preparati illeciti. Un consumo apparentemente innocuo – un bicchiere o due – può trasformarsi in un incubo: nausea, malessere iniziale, e poi nel giro di poche ore o giorni cecità, danni neurologici o morte. Secondo le organizzazioni sanitarie, il metanolo spesso viene usato come “taglio” alcolico: è più economico dell’etanolo, si miscela facilmente a esso, e l’aspetto del liquido resta identico. Per questo, bevande ottenute in modo artigianale, non tracciabile o di dubbia provenienza sono un rischio concreto.
Come evitare bevande alcoliche adulterate
La buona notizia? È possibile ridurre drasticamente il rischio di avvelenamento da metanolo con alcune semplici accortezze.
- Acquista solo da fonti affidabili: se compri vino, liquori o superalcolici, prediligi sempre prodotti di marchi noti, acquistati in esercizi autorizzati e con etichetta chiara. Evita bottiglie anonime, artigianali non registrate, “offerte troppo belle” o prezzi sospettosamente bassi. Liquori venduti al mercato nero, “dai cugini che li fanno a casa”, o alcolici venduti come “economici” spesso sono i più pericolosi.
- Occhio alla confezione: verifica che la bottiglia abbia il tappo sigillato, che l’etichetta sia leggibile e coerente, e che non ci siano segni di manomissione. Se il colore, l’odore o il sapore ti sembrano strani – oppure l’alcol “punge” in modo eccessivo – non rischiare.
- Evita autoproduzioni casalinghe o fai‑da‑te: chi tenta di produrre liquori in casa – grappe, distillati, “spiriti di frutta” – dovrebbe sapere che senza strumenti e competenze adeguate, è facile generare quantità significative di metanolo. Il distillato “fatto in casa” è spesso un salto nel buio.
- Non fidarti di “sciroppi” o alcool denaturato: alcol denaturato, solventi, liquidi per bruciatori o detergenti a base di alcol non sono destinati al consumo umano. Spesso contengono metanolo o altre sostanze velenose. Bere questi prodotti può essere fatale.
- Se bevi all’estero o in ambienti dove l’alcol è poco regolamentato… fai attenzione: in molte zone del mondo, soprattutto dove l’alcol è proibito o poco controllato, esiste il rischio concreto di trovare bevande adulterate. Se viaggi – e vedi superalcolici fatti in casa, “vodka locale”, “spiriti tradizionali” venduti a poco prezzo – valuta bene prima di acquistare.
- Un sorso sospetto = niente assunzione: se hai dubbi sulla qualità della bevanda – sapore amaro, odore strano, sensazione di fastidio – buttala. Non vale la pena rischiare la salute – vista, nervi, organi – per un bicchiere.
L’avvelenamento da metanolo non è una leggenda urbana, né un argomento da film dell’orrore: è un pericolo reale, silenzioso, subdolo, che colpisce ogni anno migliaia di persone in tutto il mondo. Basta un sorso, una svista, un distillato casalingo per finire in un dramma irreversibile: perdita della vista, danni neurologici, coma o morte. Il metanolo non si riconosce a vista, odore o sapore: appare come un alcol qualsiasi, ma è veleno!
Con una piccola differenza chimica rispetto all’alcool “buono” (etanolo), cambia tutto. Se vuoi bere in sicurezza, se ti apri una bottiglia di vino o un bicchiere di superalcolico, assicurati che provenga da fonti affidabili. Non fidarti di liquori “fai‑da‑te”, “economici” o di dubbia provenienza. E soprattutto: se un drink ti sembra sbagliato, non rischiare. Perché un semplice brindisi non dovrebbe trasformarsi in un incubo.






