Canapa Alimentare

Bhang lassi, ricetta della bevanda indiana a base di cannabis e yogurt

Il lassi è una delle bevande più famose dell’India ed è amatissima da tutti, sia dagli indiani stessi che dai turisti: cremoso, fresco e nutriente, il lassi nasce dall’incontro tra yogurt, acqua e spezie. Ma quando alla ricetta tradizionale si aggiunge il bhang (un insieme di cannabis, spezie e miele) la preparazione assume tutt’altra dimensione: non solo un drink rinfrescante, ma un rituale culturale e spirituale con radici millenarie!

Il bhang lassi è infatti una bevanda che combina la base del lassi con foglie e fiori di cannabis, ingrediente considerato sacro in molte tradizioni indiane. Non è soltanto un “frullato esotico”: dietro c’è una storia che intreccia medicina ayurvedica, religione, folklore e cucina. In questo articolo esploreremo le origini, i significati e, naturalmente, la ricetta del bhang lassi che ancora oggi viene preparato in India.

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Cos’è il lassi tradizionale indiano e quali sono le sue proprietà

Il lassi è prima di tutto una bevanda popolare e quotidiana nata nelle case indiane come rimedio al caldo e come aiuto digestivo. A base di yogurt fresco, acqua e spezie, può essere dolce o salato a seconda dei gusti e delle occasioni. Il lassi dolce è arricchito con zucchero, miele o frutta tropicale: il più famoso in Occidente è senza dubbio il mango lassi, ormai servito in ristoranti indiani in tutto il mondo.

Il lassi salato, invece, ha un carattere più tradizionale e si prepara con sale, cumino, coriandolo o altre spezie digestive. In India viene spesso servito come accompagnamento a pasti ricchi di spezie, proprio per la sua capacità di “raffreddare” il corpo e sostenere la digestione. Dal punto di vista nutrizionale, lo yogurt del lassi è fonte di fermenti lattici e probiotici, che aiutano a mantenere la flora intestinale in equilibrio.

Non è solo una questione di gusto, dunque: il lassi ha sempre avuto un ruolo anche di bevanda funzionale, pensata per migliorare il benessere. Oggi, grazie alla sua versatilità, il lassi viene reinterpretato in mille versioni, diventando quasi un “genere” a sé stante nella cucina indiana e internazionale. E proprio da questa tradizione consolidata nasce la variante più curiosa: il bhang lassi.

Bhang, la pianta sacra indiana

Il termine bhang indica preparazioni a base di foglie e fiori di cannabis, consumate in India da secoli. Ma non si tratta di una semplice sostanza “ricreativa”: il bhang ha un significato sacro e rituale, legato in particolare alla figura del dio Shiva. Secondo i testi e le tradizioni, Shiva stesso avrebbe fatto della cannabis una pianta sacra, utile per la meditazione e per favorire stati di coscienza elevati. Per questo motivo il bhang viene ancora oggi consumato durante feste religiose come lo Shivaratri o l’Holi, la celebre festa dei colori.

In ambito ayurvedico, la cannabis viene chiamata Vijaya (“colei che conquista”) ed è considerata un’erba potente, da usare con cautela e sempre dopo processi di purificazione. In Ayurveda, infatti, il bhang può essere impiegato in piccole dosi per favorire il sonno, stimolare l’appetito o calmare dolori. Il bhang non è quindi un semplice ingrediente: è un simbolo spirituale e culturale che ha attraversato i secoli, arrivando fino a oggi come parte integrante della cucina e delle celebrazioni indiane.

India Bang: origini del Bhang Lassi

La nascita del bhang lassi si colloca all’incrocio tra cultura gastronomica e tradizione religiosa. Il lassi era già una bevanda comune e diffusa, mentre il bhang veniva consumato da secoli in rituali. La loro combinazione ha creato un drink capace di unire sapore, freschezza e significato spirituale. Il bhang lassi è particolarmente associato alla città santa di Varanasi, lungo il Gange. Qui, nei secoli, sacerdoti e asceti hanno diffuso l’uso del bhang lassi come offerta sacra a Shiva.

Ancora oggi, nei cosiddetti “bhang shops” autorizzati, è possibile ordinare un bicchiere di questa bevanda, preparata secondo metodi tradizionali. Il momento più famoso per bere bhang lassi è durante l’Holi Festival. In quei giorni le strade si riempiono di colori, musica e gioia, con la bevanda che viene servita come parte integrante della festa. Ma il bhang lassi non è solo folclore: per molti indiani rimane una pratica profondamente religiosa, un atto di devozione che permette di sentirsi più vicini al divino.

Ricetta del Bhang Lassi Yogurt

Dopo aver chiarito le radici storiche e culturali di questa bevanda, siamo finalmente arrivati alla parte più “pratica”: la ricetta del bhang lassi. Anche se esistono molte varianti regionali, la base è sempre la stessa: yogurt, acqua o latte, spezie e bhang. Andiamo dunque a vedere, per sommi capi, come si dovrebbe preparare.

Ingredienti per 2 persone

  • 500 g di yogurt intero naturale
  • 200 ml di acqua fredda o latte
  • 3 cucchiai di zucchero (o miele)
  • Spezie: cardamomo, cannella, pepe nero, noce moscata
  • Una manciata di mandorle o pistacchi tritati
  • 2–3 cucchiai di bhang (foglie e fiori di cannabis essiccati e purificati)

Preparazione passo per passo

  1. Pestare il bhang in un mortaio con spezie e frutta secca fino a ottenere una pasta verde.
  2. Aggiungere lo yogurt e l’acqua (o latte), mescolando bene fino a una crema uniforme.
  3. Dolcificare con miele o zucchero, regolandosi a piacere.
  4. Filtrare il composto per eliminare residui troppo fibrosi.
  5. Servire freddo, guarnito con frutta secca o spezie in polvere.

Il risultato è una bevanda ricca e speziata con quel retrogusto erbaceo tipico della cannabis. Va infatti sottolineato che il bhang lassi tradizionale è psicoattivo e in India viene consumato in contesti rituali, non come semplice bevanda da bar. Il bhang lassi è una delle testimonianze più vive del legame tra cucina, spiritualità e medicina tradizionale indiana. È un drink che racchiude in sé secoli di storia, cultura e ritualità, e proprio per questo è capace – ci si perdoni per la banalità – di raccontare l’India… in un bicchiere!

Oggi suscita curiosità anche fuori dai confini indiani, ma resta prima di tutto una bevanda legata a Shiva e alle festività religiose. Per alcuni è un rimedio ayurvedico, per altri un’esperienza turistica, per altri ancora un simbolo sacro. In ogni caso il bhang lassi è molto più che un semplice “frullato allo yogurt”… è un invito a conoscere un patrimonio culturale millenario e a riflettere sul modo in cui le piante, il cibo e la spiritualità si intrecciano nella vita quotidiana. Se ne avete l’occasione, provatelo: non ve ne pentirete.

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