Volete coltivare la vostra marijuana legale ma avete a disposizione solo una terrazza con abbondante luce solare? Sappiate che potrete produrre velocemente ottime cime. La coltivazione di cannabis a balcone è perfetta per chi vuole testare il proprio pollice verde, oltretutto se prima implicava un rischio legale serio oggi, che la Cassazione italiana si è pronunciata favorevole ad alcuni tipi di autoproduzione, tutto appare più facile. Non fatevi però ingannare dagli articoli sensazionalistici: nel prossimo paragafo spieghiamo meglio se sia legale o no coltivare la cannabis per consumo personale.
Molte persone che vivono in aree urbane hanno il sogno di coltivare da sé la propria cannabis ma non sanno bene da dove cominciare. Ebbene noi vi diciamo: cominciate dal terrazzo! Gli spazi limitati di appartamenti e monolocali in città rendono improbabili le coltivazioni indoor che oltretutto richiedono strumenti particolari e costosi, ma bastano pochi metri quadrati di esterno e una buona esposizione al sole per posizionare un paio di vasi e vedere in men che non si dica crescere le vostre piantine.
Cosa dice la legge sulla cannabis in terrazzo
Ancora non ci sono troppe certezze in proposito ma la situazione per i coltivatori da terrazzo sembra essere recentemente migliorata. Infatti sebbene non ci sia una vera e propria legge che approva questo sistema, una delibera della Cassazione di Dicembre 2019 ha dichiarato tollerabile legalmente l’autoproduzione di cannabis per uso personale in quantitativi ridotti, situazione che si sposa perfettamente con la presenza nel vostro balcone di alcune piantine curate con amore (per saperne di più leggete il nostro articolo su questa sentenza). Lo ha fatto per un solo caso, quindi gli altri sono ancora punibili. Ma è un primo passo avanti.
Qual è il balcone adatto
Per prima cosa sarà necessario capire se il proprio spazio è adatto alla crescita della cannabis e per farlo la prima domanda da farsi riguarda l’esposizione alla luce solare. Se tuo balcone riceve luce solare diretta sia al mattino che al pomeriggio non avrai problemi. Se la riceve solo per metà giornata (meno di 8 ore) dovrete prendere dei provvedimenti come ad esempio scegliere le piante autofiorenti (leggete l’articolo che abbiamo scritto su queste piante intelligenti e semplici da gestire!). Nell’eventualità che il vostro terrazzo sia esposto al sole per tempi brevissimi (o proprio per nulla) dovrete rinunciare a questo tipo di soluzione.
Stratagemmi per non turbare i vicini
Se vi preoccupate che il vostro vicino non veda di buon occhio la presenza delle vostre piante di cannabis allora potreste scegliere di mascherarle alla vista e all’olfatto. Per farlo potete usare piante rampicanti e altre specie verdi che aiutino a mimetizzare le foglie di marijuana. Per l’odore è utilissimo ricorrere alla consociazione con piante aromatiche (molto utili a tener lontani anche insetti, parassiti e i funghi). Le migliori per coprire l’odore delle cime sono la lavanda, il timo, il rosmarino e anche il gelsomino.
Come assicurarsi un buon raccolto da terrazzo
Come abbiamo detto il segreto è per prima cosa una buona esposizione al sole. Se siete preoccupati di non avere abbastanza luce e decidete di optare per le autofiorenti vi consigliamo di piantare da metà aprile a metà maggio (a seconda di come va la stagione). In questa fascia di tempo sfrutterete al meglio la luce solare naturale e le vostre piante cresceranno regolarmente. La piantagione in vasi vi permetterà anche di spostare le piante per seguire l’irraggiamento, nel caso in cui si creino zone in ombra nel vostro terrazzo. A germinazione avvenuta dovrete stare molto attenti a merli e passerotti, nemici letali delle piantine appena nate. La protezione più utile è data dall’utilizzo di piccole serre che potrete rimuovere quando la pianta sarà aumentata di dimensioni. Questo servirà anche a tenere lontani alcuni parassiti e a proteggere da eventuali cali di temperatura di inizio stagione, ma attenzione che il ricircolo d’aria venga mantenuto o la troppa umidità sarà un grave danno. In questa fase potete ricorrere anche all’olio di neem contro lo sviluppo di parassiti.
Anche il vento può essere un nemico quando ci si trova in appartamenti sopraelevati, quindi create barriere per proteggere le vostre piante e date solidità al fusto, sempre ricordandovi l’importanza di non privarle di aria fresca e luce.
Uno dei problemi più riscontrati nelle coltivazioni in vaso è il ristagno d’acqua. Dovrete sempre evitarlo perché porta allo sviluppo di tantissimi guai che possono mettere a serio rischio non solo la qualità delle cime ma anche la vita stessa della pianta. Per farlo attenzione ai ristagni sul piatto di scolo, non annaffiate mai se vedete che il terreno è ancora umido e ricorrete a stratagemmi come aumentare il numero di fori di drenaggio nel vaso, utilizzare terricci di alta qualità oppure ricorrere alla presenza di ghiaia o argilla espansa per facilitare l’uscita dei liquidi. Allo stesso tempo fate attenzione che il calore eccessivo non prosciughi le vostre piante.
Se inizierete, come abbiamo detto, in primavera inoltrata le vostre cime saranno pronte per la raccolta entro fine estate/inizio autunno, ma attenzione perché non potrete lasciare incustodite troppo a lungo le vostre piantine per andare in vacanza… ricordatevi di trovare un babysitter dal pollice verde che sappia intuire le loro esigenze e che le curi con amore!