Coltivare Cannabis Light

Come facilitare la germinazione dei semi di cannabis

Preoccupati perché i vostri semi di cannabis non germogliano?

Piantare semi è un processo abbastanza semplice, madre natura ha fatto in modo che questo piccolo involucro di vita possa fare praticamente tutto da sé, ma se vogliamo assicurarci una germinazione efficace dobbiamo preparare un minimo di setting per la nostra pianta e avere qualche accortezza. Ecco gli errori da evitare quando piantate il vostro seme di cannabis e i consigli per non rovinare la germinazione.

Avete deciso di coltivare piante di marijuana e volete iniziare dai semi e non dalle talee? Allora dovrete superare la fase della germinazione, un momento di trepidante attesa in cui si aspetta comparire quel piccolo germoglio che diventerà il nostro tesoro. La tecnica di semina nel substrato per coltivazione al suolo in vaso o outdoor è comoda ed efficace, il nostro consiglio è quindi non complicarvi la vita con germinazioni in carta o in acqua, affidatevi ad un buon substrato di coltura e aspettate la magia. Un’altra buona idea è utilizzare i kit per la germinazione, se di ottima qualità possono decisamente ridurre il rischio d’errore dandovi un ambiente di coltura preimpostato e facilmente gestibile.

In ogni caso piantare il vostro seme sarà piuttosto facile, scegliete il terriccio e mettete il seme a circa 0,5 – 1 cm di profondità ricoprendolo poi senza pressare troppo. Con la giusta temperatura e umidità in qualche giorno spunterà un perfetto germoglio, se questo non succede probabilmente avrete fatto uno dei seguenti errori.

Ah, per non sbagliare: la tempistica è fondamentale, approfondite quando seminare i semi di cannabis

Utilizzo di fertilizzanti e stimolatori di crescita

È fondamentale sapere che per la germinazione il seme non ha bisogno di nutrimento extra, se avete abbondato con fertilizzanti & co o scelto un terriccio super ricco potreste aver bruciato la vostra piantina prima ancora che spuntasse!

Scelta di semi imperfetti o contaminati

La germinazione avverrà più facilmente e nei tempi previsti se avrete piantato semi di buona qualità e privi di contaminazioni. La scelta dei semi infatti è importantissima per il futuro della pianta, per questo motivo è molto meglio affidarsi a seedbank affidabili che offrono semi ad alto tasso di successo. Se non hai fatto questo potresti avere prodotto geneticamente debole e incapace di germogliare oppure uno contaminato. La contaminazione potrebbe essere avvenuta prima dell’acquisto per una conservazione impropria (troppa luce, umidità o temperature estreme) ma potresti essere anche tu la causa se hai manipolato impropriamente i tuoi semi e li hai esposti a batteri e funghi. Ecco perché le sementi vanno toccate il meno possibile e sempre con mani pulite o attrezzi disinfettati. Anche l’uso di un terriccio contaminato può essere letale, quindi scegliete prodotti sterilizzati di qualità non riciclati chissà dove, lo stesso vale per i vasi che devono devono essere sempre precedentemente lavati e sterilizzati.

Interramento troppo profondo o superficiale del seme

Seppellire i semi troppo in profondità e compattare eccessivamente il terreno che li ricopre è l’errore più classico che si possa fare. Se priverete il seme del calore del sole, lo esporrete a troppa umidità nelle profondità del suolo e lo schiaccerete con troppo peso per lui sarà impossibile risalire fino alla superficie e marcirà sotto terra.

Troppa o troppo poca umidità

Un altro problema è lo scarso drenaggio del terreno: inondare d’acqua il vostro germoglio lo farà marcire e renderà il terreno pullulante di funghi. Allo stesso tempo un terriccio secco impedirà la germogliazione. L’ideale è ovviamente una via di mezzo, un terriccio umido, ben drenato e senza ristagni. La qualità dell’acqua è abbastanza importante in questa fase, quindi se avete dei dubbi sulla vostra acqua del rubinetto utilizzate acqua in bottiglia. Per agevolare il drenaggio assicuratevi vasi o germinatori a scolo o migliorate il vostro substrato con perlite, una buona idea è nebulizzare la vostra idratazione per evitare accumuli.

Temperature estreme

Abbiamo già detto che il seme necessita del giusto tepore per trasformarsi, diciamo una temperatura tra i 20–25°C, se vi ritrovate con picchi di caldo o freddo inaspettati cercate di rimediare usando ventilatori o condizionatori per l’indoor. Se coltivate outdoor e le temperature non vi convincono potete scegliere di affrontare la germinazione in vaso indoor che è più gestibile e poi tornare all’esterno nelle fasi successive.

Troppa luce

Vi basterà sapere questa cosa: i semi non hanno bisogno di alcuna luce per germogliare. Se piazzerete una luce artificiale sul germoglio appena sbocciato gli farete solo un dispetto e rischierete di bruciarlo, quindi in caso di utilizzo di lampade partite con un’intensità ridotta per i primi giorni.

Occhio al ladro

Avete evitato tutte queste trappole e ancora il vostro seme non germoglia? Forse avete ospiti indesiderati come uccelli o insetti che hanno apprezzato la vostra offerta alimentare e si sono sbaffati le vostre future piantine. Quindi controllate che non ci siano aggressori malintenzionati in zona al prossimo tentativo e proteggete la vostra coltura con reti e olio di neem!

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