Forse non lo sapevate ma tra i più subdoli aggressori delle nostre piante di cannabis ci sono spesso i grilli e le cavallette. In questa guida vi raccontiamo come identificare le lesioni fatte alle colture da questi insetti e vi diamo consigli su come tenerli lontani dalla vostra marijuana in crescita.
Non solo ci tengono svegli la notte d’estate e ci disturbano mentre cerchiamo di concentrarci di giorno, grilli e cicale attentano anche alla vita della nostra coltivazione di cannabis.
Sono infatti golosi degustatori di marijuana e possono fare danni anche importanti. Se si coltiva outdoor non è facile tenerli lontani se non si vogliono utilizzare pesticidi e prodotti chimici (cosa assolutamente da evitare come vi abbiamo raccontato in questo articolo) ma grazie ad alcune precauzioni riuscirete a mantenere la vostra cannabis biologica protetta da attacchi di grilli e cavallette.
Vediamo insieme come si comportano questi insetti e come allontanarli naturalmente.
Segni di infestazione di grilli e cavallette
Grilli e cavallette sono i più temuti masticatori: sono assolutamente ghiotti di cannabis e possono divorare una pianta in poco tempo, ancora più facilmente se hanno a che fare con dei germogli delicati. Lo dice anche la bibbia, possono essere delle vere e proprie piaghe capaci di disastri colossali!
Se trovate le vostre foglie mordicchiate, gli steli divelti e non sapete quale insetto abbia fatto il danno vi consigliamo di valutare la loro possibile presenza.
Per prima cosa osservate il terreno ai piedi dei fusti: se troverete piccole montagnole di terra, piccoli crateri e tunnel potreste avere a che fare con cavallette o grilli. Non è facile vederli all’opera ma è molto più evidente leggere i segni della loro presenza nel terreno visto che per abitudine scavano e lasciano delle tracce. Le cavallette formano piccole montagnole con un cratere centrale, mentre molti grilli (come quelli talpa) si insinuano proprio nel terreno creando delle gallerie.
Oltre a questo se sono presenti cavallette potreste trovare delle lesioni simili a fori negli steli delle piante, infatti questi animali amano attaccarsi al fusto e con l’apparato buccale succhiarne la linfa per fare incetta di preziosi nutrienti (cosa che ovviamente è molto debilitante per la cannabis).
La presenza di entrambi gli insetti si può notare anche da uno stato di debilitazione delle foglie, quando aggredite sistematicamente cambieranno colore e tenderanno a diventare marroni. Questa manifestazione di stress ovviamente potrebbe essere causata anche da altri parassiti.
Inoltre, dove vanno le cavallette e i grilli diventano numerosi i volatili come passerotti, corvi, merli ma anche ratti che amano cibarsi di questi insetti.
Ovviamente anche loro possono fare dei danni e non sono assolutamente benvoluti nonostante possano limitare il problema insetti.
Cosa fare se l’infestazione di grilli e cavallette è conclamata
Per prima cosa vogliamo dirvi che un paio di insetti non fanno un’infestazione, quindi se avete visto qualche sporadica cavalletta o grillo non dovete correre ai ripari (anche loro hanno il loro ruolo importante in natura e un ecosistema variegato può solo essere indice di un ambiente naturale sano per le piante). È quando lo loro presenza si fa insistente o si presentano danni alle coltivazioni che bisogna iniziare ad intervenire. Ovviamente la soluzione più efficace è l’impiego di pesticidi che però nel caso della cannabis sono assolutamente sconsigliati, renderebbero le vostre infiorescenze non salutari e anche poco gradevoli da consumare.
Le alternative possibili sono diverse: migliorare l’ecosistema favorendo la presenza di predatori antagonisti non nocivi, utilizzare antiparassitari naturali biologici e piante consociative, usare barriere fisiche protettive.
Ragni: i predatori naturali di cavallette e grilli
Ancora una volta sono i ragni ad aiutare gli agricoltori, infatti sono molto golosi di grilli e cavallette che cacciano imprigionandoli nelle loro reti.
Non possiamo andare a caccia di ragni e liberarli nel campo ma possiamo favorire la loro presenza e sfavorire quella di insetti dannosi e parassiti pulendo bene il terreno e praticando un’attenta pacciamatura. Altri predatori importanti sono le galline, se ne liberate qualcuna tra le vostre piante difficilmente avrete problemi di infestazione e il vostro terreno sarà ancora più ricco di nutrienti!
Olio di neem: l’antiparassitario naturale biologico
I prodotti antiparassitari biologici sono parecchi ma noi abbiamo un debole per quelli a base di olio di neem, basta spruzzarlo sulle piante per dare ad esse un odore sgradito alla maggior parte dei parassiti e di masticatori. Ovviamente anche il neem, nonostante sia naturale, va utilizzato con parsimonia ed evitato subito prima della raccolta o rischierete di rovinare gli aromi delle vostre infiorescenze.
Consociazione: le piante guardiane della cannabis
L’habitat perfetto per la cannabis è quello dove sono presenti altre piante che con il loro aroma aiutano a tenere lontani insetti e animali non graditi. Le più efficaci sono lavanda, basilico, camomilla, coriandolo, melissa, menta, calendula francese. Fatele crescere vicino alla vostra cannabis e creeranno una vera e propria barriera protettiva odorigena.
Reti anti-insetto: la barriera fisica più efficace
Le reti anti-insetto sono fatte di speciale materiale che lascia passare aria, acqua e luce ma non le cavallette e i grilli. Se le userete per coprire le file di piante potrete isolarle e proteggerle da molti tipi di attacchi, attenzione però ad usare prodotti ultra leggeri in fase di crescita o la vostra pianta potrebbe soffrire la costrizione e il peso della rete.