La psoriasi è una condizione infiammatoria della pelle che affligge quasi il 3% della popolazione mondiale e che ad oggi non ha una cura specifica definitivamente efficace. Molti studi clinici hanno dimostrato che la cannabis può risultare particolarmente utile nella gestione dei sintomi di questa patologia ed anche essere una potenziale forma di cura… vediamo insieme perché.
Cos’è la Psoriasi
La psoriasi è considerata una condizione medica anomala più che una vera e propria patologia, si tratta infatti di un disordine di crescita e di attività dei cheratinociti (le cellule più abbondanti nell’epidermide) che solitamente tende a manifestarsi con andamento cronico e recidivante con la formazione di placche di cute in rilievo di colore rosso e con squame biancastre. La psoriasi colpisce tutte le fasce d’età (anche se spesso nei soggetti predisposti compare già nell’infanzia) e le sue manifestazioni possono riguardare quasi tutte le parti del corpo. Le cure disponibili sono solitamente di tipo antinfiammatorio, antibatterico ed emolliente a livello cutaneo per le forme più lievi mentre per le forme importanti sono previste cure di tipo sistemico come immunosoppressori e antinfiammatori che però hanno spesso risultati limitati ed effetti collaterali piuttosto importanti. Inoltre la psoriasi ha un forte impatto sulla sfera emotiva e sociale della persona che spesso si ritrova a dover ricorrere anche a farmaci antidepressivi.
Le cause della psoriasi
Ad oggi non sono state dimostrate le cause specifiche dell’insorgenza ma la correlazione a traumi della cute, infezioni streptococciche, l’uso di terapie aggressive farmatologiche (come corticosteroidi sistemici e betabloccanti), l’esposizione a fattori ambientali particolari è sicuramente suggerita insieme all’insorgenza su base genetica. Anche lo stress è considerato universalmente un fattore scatenante determinante per la psoriasi, soprattutto in soggetti con la tendenza a somatizzare a livello cutaneo.
I sintomi della psoriasi
Come abbiamo detto, il sistema immunitario inizia ad avere reazioni disfunzionali e innesca una produzione eccessiva di cellule della pelle che, nelle forme più comuni di psoriasi si accumulano in spesse chiazze cheratinose dall’aspetto infiammato e squamoso. Le zone più colpite sono gomiti e ginocchia ma tutto il corpo può essere coinvolto. Le forme in cui si manifesta la patologia sono però diverse, in alcuni casi le chiazze tendono ad essere larghe ed estese, in altri a formare macchiette sparse su tutto il corpo o in altri ancora a manifestarsi sotto forma di pustole infette. Generalmente le aree interessate sono molto sensibili e pruriginose, in alcune situazioni si può aggiungere anche la presenza di un dolore di tipo artritico. Oltre a tutti questi sintomi fisici la persona affetta da proriasi può spesso soffrire anche di depressione, ansia e isolamento sociale dovuti alle manifestazioni altamente deturpante della malattia.
Cannabis e psoriasi
La ricerca scientifica sta dimostrando ogni giorno di più i benefici che l’uso topico di derivati della cannabis possono apportare nella cura della patologia. In particolare parliamo di prodotti contenenti CBD (cannabidiolo) o THC (sostanza legale solo previa prescrizione medica altrimenti considerata stupefacente). Queste sostanze presenti principalmente nelle infiorescenze di cannabis sono chiamate cannabinoidi e hanno una forte capacità di interagire con il sistema immunitario stimolandone la regolazione. Questa azione regolatrice avviene grazie all’affinità dei cannabinoidi della cannabis con il sistema endocannabinoide, una rete di mediatori e recettori che hanno un ruolo importantissimo nella stimolazione del sistema immunitario e nella gestione delle infiammazioni. In poche parole queste molecole sarebbero in grado di aiutare il corpo a riacquistare equilibrio, a limitare le reazioni immotivate del sistema immunitario e a curare allo stesso tempo le infiammazioni. Questo ovviamente è un ragionamento molto semplificato: se volete approfondire con ricerche scientifiche queste attività dei cannabinoidi per la psoriasi e la relazione tra sistema endocannabinoide, infiammazioni e sistema immunitario vi consigliamo di leggere questi articoli molto interessanti:
www.jdsjournal.com/article/S0923-1811(06)00315-X/fulltext
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3791996/
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2757311/
Cannabis e salute mentale per chi soffre di psoriasi
La psoriasi è una malattia che per molti ha andamento cronico e recidivante e si deve imparare ad accettare il fatto che una volta comparsa si ha un’alta possibilità di doverci convivere a vita. Ovviamente la comparsa di chiazze cutane deturpanti in zone più o meno esposte ha un impatto notevole sulla sfera sociale, ancora più comprensibile se si pensa che in molti casi la comparsa dei primi sintomi si manifesta nell’infanzia o nell’adolescenza, momenti in cui è molto facile incorrere in forme di stigmatizzazione e isolamento. Lo stress derivante dall’impatto negativo della malattia sulla sfera sociale e il fatto che spesso le persone affette siano già in origine sottoposte a forti problemi emotivi fanno si che psoriasi e depressione siano fortemente correlate. Il CBD può aiutare anche in questo perché secondo molti studi è anche un attimo rimedio contro ansia, depressione e stati di alterazione emotiva, come dimostra questo studio clinico: www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6319597/ (ne abbiamo parlato in questo articolo)
Come usare il CBD per la psoriasi?
I prodotti topici a base di CBD sono davvero tanti e creme, oli, shampoo, unguenti vari e sono disponibili a varie concentrazioni di CBD. Sono consigliati per chi ha necessità di lenire i sintomi di molte forme di dermatite, compresa quella causata dalla psoriasi. Maggiore sarà la concentrazione e migliore sarà l’effetto ottenuto: per questo motivo gli estratti concentrati di olio di CBD sono altamente consigliati per l’applicazione cutanea oltre che per l’assunzione a livello alimentare per agire su due livelli, azione locale e sistemica. L’assunzione di tipo alimentare o ad esempio la vaporizzazione possono essere efficaci anche come sostegno emotivo per aiutare a tenere sotto controllo stati ansiosi e depressione.