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Non solo cannabis: dalla pianta di canapa il tessuto in fibra ecologica

Sono tanti anni che le coltivazioni di canapa sono state riattivate e le produzioni ad esse correlate hanno preso di nuovo vita.

Oltre alla produzione di infiorescenze di cannabis è rifiorita anche quella di fibra di canapa destinata ai prodotti tessili e alla creazione di materiali edili.

In questo articolo vi raccontiamo perché il tessuto in fibra di canapa dovrebbe essere la vostra prima scelta per l’abbigliamento, anche rispetto al cotone.

Quando le fibre di canapa vengono usate al posto del cotone o di altri materiali per creare tessuti destinati all’abbigliamento o alla decorazione della casa viene fatta una scelta assolutamente ecosostenibile e molto valida a livello qualitativo.

I nostri antenati lo sapevano e già da molti secoli usavano le foglie e gli steli di questa pianta per produrre tessuti molto resistenti e confortevoli.

Caratteristiche del tessuto di canapa

Questa fibra è un piccolo miracolo regalatoci dalla natura: la canapa infatti è in grado di rispondere a tantissime esigenze del settore manifatturiero e per questo motivo è altamente richiesta nel mercato tessile.

La gamma di prodotti che si possono creare dalle parti di questa pianta è davvero ampia e va dai filati morbidi e delicati per l’abbigliamento, al tessuto robusto tipo jeans o quello adatto alla preparazione di imballaggi tessili.

Lavorare la canapa per ottenere tutti questi e altri prodotti è relativamente facile e (anche a livello di impatto ambientale) meno impegnativo rispetto al tanto diffuso cotone.

Vantaggi dell’abbigliamento in canapa

La fibra di canapa viene estratta e trasformata mediante macerazione e battitura delle varie parti di cannabis Sativa, la stessa pianta erbacea ad alto fusto originaria dell’Asia centrale che è coltivata oggi in molte zone del mondo per le sue infiorescenze ricche di cannabinoidi. Il filato che si ottiene da essa ha la caratteristica principale di essere molto robusto e resistente per questo viene molto apprezzato per la creazione di pezzi d’arredamento oltre che per capi di vestiario.

Oltre a questo con la fibra naturale vengono fatte corde, stoppa, carta e tanti altri oggetti… ma vediamo insieme le sue caratteristiche per quanto riguarda gli abiti e il settore moda.

Essendo un filato così resistente il vostro capo d’abbigliamento in canapa durerà generalmente molto di più di quello in cotone, anzi si dice che la canapa migliori con il tempo in quanto con i vari lavaggi tenderà ad ammorbidirsi senza distruggersi. Al tatto sarà un’esperienza quasi sempre un po’ più ruvida del cotone, ma alcune moderne lavorazioni possono migliorare la situazione. Come il cotone anche la fibra di canapa si può lavare a mano o in lavatrice, meglio evitare invece i lavaggi a secco che porterebbero il tessuto a restringersi. All’occhio un abito in canapa risulterà generalmente più rustico ma allo stesso tempo garantirà uno stile particolare, proprio come succede per il pregiato lino.

Sia il cotone che la canapa sono traspiranti e gestiscono molto bene gli scambi di calore e umidità. Inoltre, entrambi disperdono efficacemente gli odori ma è la canapa ad avere migliori proprietà antimicrobiche e antibatteriche, che tengono lontane muffe e funghi dal corpo umano.

Se il cotone nasce generalmente con un gradevole colore bianco/avorio, la tonalità naturale del tessuto canapa è più variegata e va dal bianco sporco al verde/marrone, toni interessanti anche al naturale ma più difficili da tingere con certi colori, specialmente se si vogliono usare prodotti naturali.

Produzione di fibra tessile di canapa: vantaggi ecologici rispetto al cotone

Sapevate che per quanto riguarda l’occupazione del suolo agricolo la canapa può produrre la stessa quantità di materiale tessile a partire da un lembo di terra due volte inferiore rispetto al cotone?

Questo significa maggiori produzioni concentrate in minor terreno, quindi più spazio a foreste e altri luoghi naturali!

Un altro dato importantissimo è quanta acqua serve per crescere e produrre i vari filati, pensate che il cotone ha bisogno di quasi 10 litri d’acqua per produrre 1kg di fibra, mentre per la canapa ne servono poco più di 2. Sostituire le coltivazioni di cotone con quelle di canapa sarebbe quindi un primo grande passo per risolvere il problema degli sprechi agricoli ed industriali di acqua e aiuterebbe a limitare il fenomeno della desertificazione che minaccia il nostro pianeta.

Oltre a questo le piante di cannabis hanno una naturale resistenza ai parassiti e quindi per la produzione di fibra è necessario usare molti meno pesticidi e prodotti chimici che vanno inevitabilmente a contaminare il suolo e le acque. Molto spesso invece il cotone viene coltivato con tecniche davvero disastrose per il terreno, cosa che può danneggiare interi ecosistemi e portare alla morte di animali e piante e creare problemi anche alla salute umana.

Certamente la canapa è di gran lunga il materiale più efficiente e più sostenibile per l’ambiente e offre ottime possibilità tessili. Se un tempo gli agricoltori potevano incorrere a speciali sgradite attenzioni per la coltivazione di piante di cannabis sativa, oggi in buona parte del mondo questa pianta è stata riabilitata e molti grandi brand hanno scelto di usare il filato di canapa per le proprie collezione come Levi’s che ha proposto una linea di jeans in pura canapa e il brand di lusso Prada che ha creato delle splendide borse in canapa, perfette per la stagione estiva.

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