E’ sempre più atteso il referendum del prossimo anno sulla legalizzazione della marijuana ricreativa in Nuova Zelanda, tanto dall’essere l’occasione per cui molti produttori, che fino ad ora erano rimasti nell’ombra, stanno rendendo pubbliche lo loro storie.
Lo scorso anno il governo Neozelandese ha creato una tregua ufficiosa con i produttori e coltivatori per permettere a ricerca e sviluppo di andare avanti in questo campo, cosa che poi ha portato alla nascita del suddetto referendum per la legalizzazione: è previsto che il business della cannabis renderà alla Nazione Kiwi circa 240$ milioni solo in tasse.
Uno di loro si chiama Dave ed è un 33enne che iniziò a coltivare cannabis quando era ancora adolescente per auto-trattate il Disturbo da deficit dell’attenzione di cui soffre fin da piccolo. Viene definito “fatina verde“, dato che spesso condivide il proprio raccolto con altri pazienti che si curano utilizzando la pianta di canapa.
Anche le comunità Maori, popolazione natia delle isole, appoggiano tutto il processo che riguarda la legalizzazione: anche per loro significa un’aumento di introiti e del numero di posti di lavoro.
“Ci sono molti coltivatori in Nuova Zelanda, la maggior parte con ceppi recentemente importati – ma siamo interessati a connetterci con i vecchi allevatori che hanno decenni di esperienza”
afferma il direttore di un’azienda di canapa Maori, la Hikurangi Cannabis Company.
Secondo il Ministro della Salute Neozelandese, circa l’11% dei cittadini fa uso di cannabis almeno una volta all’anno, e il 44% di questi afferma di utilizzarla a scopo medicinale.
“La regolamentazione legale offre l’opportunità di permettere a coloro che sono stati emarginati di dedicarsi al commercio legale, e per coloro che hanno problemi di dipendenza di ricevere aiuto. Aotearoa New Zealand non sostituirà il mercato nero con un mercato libero sfrenato, ma creerà invece una regolamentazione per la riduzione del danno.”
Se la Nuova Zelanda passerà il refereum del 2020 sarà un’altra delle Nazioni che riconosce i benefici della cannabis per i suoi cittadini e consumatori.