La notizia è risuonata tra quotidiani, le riviste e i notiziari di tutto il mondo. Dopo l’Uruguay anche il Canada da mercoledì 17 ottobre ha ufficialmente legalizzato il consumo ricreativo di marijuana. Addirittura il fervore è stato tale che i primi negozi hanno deciso di aprire allo scoccare della mezzanotte e i clienti non si sono fatti attendere, intasando i punti vendita fino ad esaurimento dei prodotti. Noi operatori italiani del settore stiamo ancora muovendo i primi passi verso l’accettazione del business della cannabis light e guardiamo con grande interesse a quello che sta succedendo oltre oceano per capire come effettivamente una completa legalizzazione potrebbe influire sull’economia del nostro paese e sulla società. Diciamo che per gli italiani il Canada (sicuramente più vicino all’Italia per usi e costumi rispetto al Uruguay) potrebbe essere un progetto pilota che potrebbe fornire dati validi sui reali effetti di una totale legalizzazione della cannabis.
E in Italia a che punto siamo?
Continuano a chiudere negozi di Cannabis Light. Legale.
Come è iniziato il processo di legalizzazione della marijuana in Canada
È stato solo nello scorso giugno che il Parlamento canadese si è espresso positivamente sul consumo ricreativo di marijuana, ma il processo legislativo che ha portato all’accettazione definitiva è stato molto più lungo e complesso. A fare la differenza è stata sicuramente la determinazione dell’attuale primo ministro Justin Trudeau, che già durante la campagna elettorale del 2015 proponeva una revisione delle leggi sulla cannabis, per lui troppo restrittive e in ogni caso inefficaci come deterrente (visto l’altissimo consumo nel paese nonostante il fattore illegalità).
La nuova legge Canadese sulla marijuana a uso ricreativo
A oggi ogni provincia e amministrazione locale canadese ha diverse modalità di applicazioni della legge riguardo alla vendita e al consumo. Alcune realtà infatti hanno deciso per regole più rigide per esempio sulle tipologie di negozi che possono vendere i prodotti o sul libero consumo in luoghi pubblici. La popolazione dei vari distretti è stata informata su cosa è lecito e cosa no. Per ora pare che non ci sia particolare confusione tra gli abitanti che sono comunque entusiasti di poter comprare infiorescenze secche o fresche, semi, oli e tanti altri prodotti. I limiti uguali per tutti sono la maggiore età, una dose massima di 30 grammi e un massimo di 4 piante per abitazione.
In questo clima di tolleranza sono state però inasprite le pene per la vendita ai minorenni (fino a 14 ani di carcere) e per i commerci illegali con lo scopo di eliminare il mercato nero della cannabis.
Le ricadute positive previste entro un anno dalla legalizzazione
La nuova legge che regola il possesso e la vendita della marijuana è stata promossa dal governo canadese come uno strumento di controllo sui prodotti venduti (certificati come non pericolosi e legalmente ottenuti), sulla circolazione tra minorenni (con le pene severissime che sono state messe in atto si prevede una riduzione notevole della vendita ai minori) e di guadagno per lo stato, sotto forma di tassazione. Infatti i bilanci governativi hanno previsto un totale di entrate di circa 400 milioni di dollari canadesi all’anno, ovvero quasi 270 milioni di euro. Al momento non sono state rilevate influenze negative di alcun tipo sulla sicurezza e la salute pubblica, proprio come non sono state segnalati risvolti negativi in Uruguay o negli stati americani che hanno approvato il consumo ricreativo di marijuana (ad esempio la California). Il governo canadese sta intanto lavorando a un’amnistia per le persone condannate per possesso di quantità di marijuana che oggi sarebbero entro i limiti legali, apportando un notevole alleggerimento del lavoro e dei costi dei tribunali e degli istituti di detenzione.
Restiamo quindi in attesa, pronti per verificare gli eventuali effettivi benefici di un consumo legale e tassato della marijuana sullo stato canadese e se questa legalizzazione manterrà le promesse fatte sarà forse più semplice anche per noi muoverci verso una legalizzazione completa, trasparente e normata in modo appropriato.