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Super cropping; cos’è, come e quando eseguirlo sulle piante di cannabis

I growers più esperti hanno sperimentato e portato in auge alcune particolarissime tecniche per ottenere raccolti super abbondanti, alcune di queste strategie prevedono metodi di potature aggressivi o condizionamenti estremi che suscitano uno stress propositivo nella pianta. Una di queste tecniche è il super cropping, eccola spiegata nel dettaglio.

Aumentare le rese produttive di piante sane e apparentemente al massimo delle proprie possibilità è la sfida più ambita del vero grower. Vi abbiamo già parlato in questo articolo dell’utilizzo di potature e training per migliorare le performance di crescita ma oggi vogliamo raccontarvi di alcune tecniche avanzate, un po’ rischiose ma comunque efficienti… perfette per coltivatori già rodati che vogliono spingere di più senza temere troppo di prendersi un rischio.

Cos’è esattamente il super cropping?

Come abbiamo anticipato usare tecniche aggressive che risveglino gli istinti di sopravvivenza della pianta può aiutarla a crescere meglio e più velocemente.

La tecnica del super cropping viene chiamata anche High Stress Training ed è un metodo abbastanza usato e testato per aumentare la qualità del raccolto e consiste principalmente nel piegare uno o più rami di una pianta. Questa aggressione porta solitamente una pianta in salute a mettersi in attività e dare il meglio di sé per sistemare il danno, la migliorata produttività influenza anche le altre parti del vegetale che improvvisamente ricevono stimoli maggiori e crescono floridamente. Ferire la pianta volontariamente permette non solo di apportare maggiori energie verso alcune sue parti specifiche ma anche a dare una forma migliore. Infatti tipicamente con il super cropping la cannabis assume una struttura “a tettoia” con alcuni rami che puntano verso il basso e le parti apicali ben esposte alla luce per assicurarsi performance produttive migliori (ovvero cime molto più grandi e ricche di cannabinoidi e terpeni).

Dove rompere il ramo per il super cropping?

Per non fare danni irreparabili è importantissimo andare a creare la rottura solo in punti specifici. L’ideale è piegare e spezzare il ramo appena sotto l’inizio del grappolo floreale per portare la cima a essere esposta alla luce orizzontalmente. Durante le prime 24 ore la parte della pianta potrebbe apparire sofferente, poi la guarigione inizierà, la pianta sarà meglio orientata alla luce (soprattutto la zona dei calici) e la crescita verrà stimolata.

In quale fase di vita della pianta si deve iniziare con il super cropping?

Solitamente questo tipo di intervento piuttosto invasivo si inizia non prima della terza settimana di fase vegetativa e si continua ad adattare anche nelle prime settimane di fioritura per esporre al meglio il fiore. Il consiglio di molti esperti è di non sottoporre a stress piante più basse di 40 cm, quindi non agite finché, metro alla mano, non avrete le giuste misure. Attenzione a non usare questa tecnica con le piante autofiorenti, in generale queste varietà non rispondono bene allo stress causato dal super cropping, con loro meglio limitarsi a usare metodi di training low stress..

Tecnica di cropping nel dettaglio

Partiamo premettendo che la tipologia di cannabis che avete tra le mani potrebbe essere particolarmente flessibile e pronta alla guarigione, se invece trovate difficile il croppaggio e sentite una certa resistenza strutturale al piegamento sappiate che insistere con forza potrebbe portare a rompere troppo a fondo il ramo (che quindi potrebbe metterci più tempo a guarire). In ogni caso organizzatevi e muovetevi anche in base alle caratteristiche della vostra cannabis.

Per croppare i rami trovate il punto giusto e lì premete sullo stelo con indice e pollice fino a dargli l’angolazione che espone l’infiorescenza alla migliore illuminazione. Sentirete il midollo interno spezzarsi ma in un buon cropping il tessuto vegetale esterno dovrà rimanere integro.

Procedete sui rami che avrete selezionato (sempre meglio partire dai laterali!) che a questo punto saranno penzolanti e procedete quindi a modellare la forma della vostra pianta a vostra discrezione: create quindi una tettoia con i rami, legando il ramo al di sotto della spaccatura per mantenere la migliore esposizione delle cime.

In caso di rottura del tessuto esterno usate lo scotch chiudere la ferita come vi abbiamo spiegato in questo articolo e la vostra pianta soffrirà solo quel poco che basta per poi diventare ancora più bella e forte.

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