Coltivare Cannabis Light

Cannabis ermafrodita: come riconoscerla e come evitare l’impollinazione

La cannabis è una specie vegetale dioica fatta di esemplari maschi e femmine con caratteristiche e ruoli diversi a seconda del genere. Tuttavia le piante di marijuana possono anche manifestare la comparsa di tratti ermafroditi e produrre esemplari con organi sessuali sia femminili che maschili.

Scegliendo semi di cannabis femminizzati di alta qualità (ve ne abbiamo parlato in questo articolo), le probabilità che salti fuori un esemplare ermafrodita sono decisamente scarse. Possono comunque accadere degli imprevisti, comprendere l’ermafroditismo nella cannabis è importantissimo perché molti coltivatori dovranno affrontare questa situazione ed è quindi fondamentale sapere perché succede e come individuare e gestire gli esemplari di cannabis ermafroditi per evitare che danneggino la produzione di infiorescenze.

Cos’è una pianta di cannabis ermafrodita

Le piante di cannabis ermafrodite sono quelle che presentano organi sessuali sia maschili che femminili. Si tratta di un adattamento naturale messo in atto da molti vegetali per innescare l’auto-impollinazione. Alcune varietà di cannabis sono geneticamente predisposte all’ermafroditismo mentre può accadere anche che si attivi l’ermafroditismo in casi di stress o come reazione innata all’ambiente circostante.

Detto questo, occorre tenere presente che esistono due diverse tipologie di piante ermafrodite: le vere ermafrodite (che sono quelle geneticamente predisposte a sviluppare questo tratto e maturano organi sessuali sia maschili e femminili) e i fiori bisessuali che emergono quando una pianta è sottoposta a un grave stress ambientale, durante la fase di fioritura.

In pratica se la pianta si rende conto che non sarà possibile un’impollinazione classica si prodiga per far sì che si inneschi l’autofecondazione facendo crescere degli stami sporgenti detti anche banane pronti a disperdere polline.

Cause dell’ermafroditismo

L’ermafroditismo può essere visto come un meccanismo di sopravvivenza.

Dobbiamo ricordarci che la produzione di cannabis completamente senza semi non è una cosa naturale.

Le nostre piante di cannabis femmina si trovano a rimanere non fertilizzate per un periodo di tempo lungo, cosa che in natura non porta certo alla sopravvivenza della specie. Ma questo serve a noi per ottenere infiorescenze grandi e ricche di cannabinoidi e terpeni. Inoltre abbiamo parlato di fattori ambientali e genetici per lo sviluppo dell’ermafroditismo, vediamo di chiarire il concetto.

L’ermafroditismo è per esempio popolare nella storica varietà Thai, una pianta usata per molti incroci, le piante geneticamente predisposte a sviluppare sia tratti femminili che maschili possono manifestare o meno questa caratteristica, non si sa esattamente se sia possibile controllare il loro comportamento ma in generale è ritenuto utile curarle al meglio e garantire nutrimento e ambiente ideale.

Senza stress è molto meno probabile che la pianta si muova verso l’autoimpollinazione questo perché quando gli esemplari sono esposti a uno stress intenso è più probabile che sviluppino tratti ermafroditi.

Ma cosa si intende per fonti di stress? Tutto quello che “scombina e sconvolge” i ritmi della pianta o le fa avvertire delle carenze. Se le temperature sono troppo alte o troppo basse, il nutrimento scarseggia o non è equilibrato, ci sono parassitosi in atto, l’acqua è insufficiente o ci sono squilibri del pH, il training è troppo estremo o (uno dei problemi più comuni) si ha un’alterazione del fotoperiodo durante la fioritura. Se la pianta teme per la sua vita potrebbe decidere di dare qualche chance in più ad una celere riproduzione.

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