Nel continente africano la situazione riguardante la legittimità della cannabis risulta ancora leggermente in ritardo se confrontata con la media globale attuale.
Il Sudafrica si conferma “all’avanguardia” rispetto al resto dei Paesi, avendo legalizzato la marijuana medica nel 2017 e, subito dopo, nel 2018 anche qualsiasi altro utilizzo per gli adulti.
Nello stesso anno, lo Zimbabwe ha concesso l’uso medico di preparati a base di cannabis, esclusivamente non psicoattiva.
Nonostante la coltivazione di canapa sia largamente diffusa e florida in Tanzania e Ghana, nella stragrande maggioranza dei Paesi africani la sua commercializzazione e impiego sono totalmente vietati.

Buone notizie giungono però proprio in questi giorni dalla Nigeria, dove il governatore dello stato di Ondo (dai locali conosciuto come Sunshine State), Arakunrin Akeredolu, si sta battendo attivamente affinchè la cannabis venga legalizzata a scopo medico.

La scorsa settimana Akeredolu ha infatti annunciato la recente decisione del proprio stato di intraprendere una collaborazione con la National Drug Law Enforcement Agency (il corpo nazionale per l’applicazione delle leggi sulla droga), e iniziare a coltivare cannabis medica nei propri territori.
In un tweet dello scorso 14 maggio, il governatore ha affermato “Sappiamo che lo stato di Ondo è la culla della coltivazione della marijuana in Nigeria. Sappiamo come coltivarla e cresce rigogliosamente nello Sunshine State. Con un valore stimato di 145 miliardi di dollari entro il 2025, ci prenderemmo in giro da soli fallendo nell’inserirci all’interno del mercato della marijuana legale“.
Ha poi aggiunto: “Il nostro obiettivo attualmente è quello di iniziare a coltivare sotto la stretta supervisione della NDLEA. Imploro FG (il governo federale del Paese, ndr) di prendere seriamente questa situazione in quanto si tratta di un’industria fiorente che creerà migliaia di posti di lavoro per i giovani e incentiverà la diversificazione economica”.
Pochi giorni fa infatti, Akeredolu si è recato in Thailandia accompagnato dal presidente della NDLEA, Muhammad Mustapha Abdallah, per imparare come coltivare al meglio la Cannabis.
“Siamo qui per studiare come la Cannabis possa rivelarsi vantaggiosa per il nostro stato e per la Nigeria in generale, proprio come ha fatto la Thailandia”.
Lo scopo della Nigeria è quello di ottenere le autorizzazioni necessarie per l’estrazione di oli di cannabis sul territorio nazionale, concentrando e sfruttando al massimo la produzione dello Stato di Ondo.

Nel frattempo la notizia dei recenti provvedimenti di Akeredolu si sta diffondendo a macchia d’olio ricevendo numerosi consensi, tra cui quello, espresso tramite social network, di Seun Kuti, figlio del celebre Fela Kuti, considerato uno dei più influenti artisti africani del XX secolo.