Fino alla prima metà del ‘900 la cannabis era in molti paesi considerata un farmaco di uso comune, soprattutto per il trattamento di alcuni sintomi neurologici. La fiducia nella cannabis era alta, come per qualsiasi altro farmaco, ma successivamente la cannabis è stata cancellata dalla farmacopea internazionale e classificata come priva di effetti terapeutici. Oggi sappiamo che questo è stato un grosso errore e che molte patologie di tipo neuro-degenerativo come la sclerosi multipla hanno, grazie ai cannabinoidi, nuove possibilità di cura.
In questo articolo parleremo di come la cannabis e le sue molecole specifiche siano d’aiuto nella cura di una patologia invalidante come la sclerosi multipla, analizzando alcuni tra i tanti studi a favore dei farmaci a base di CBD e THC che sono recentemente stati pubblicati su diverse tra le più accreditate riviste scientifiche del settore.
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Cos’è la Sclerosi Multipla
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, ovvero che apporta lesioni al sistema nervoso centrale con una perdita di mielina in più aree del sistema. Molti studi sostengono che alla base di questa patologia ci sia un malfunzionamento del sistema immunitario che innesca reazioni infiammatorie lesive di tipo immotivato dirette contro la mielina e delle cellule che producono questa sostanza. In queste aree demielinizzate si formano delle “placche” di tessuti lesi che spesso si localizzano negli emisferi cerebrali, con predilezione per i nervi ottici, il cervelletto e il midollo spinale. Le placche possono essere in fase infiammatoria (all’inizio dell’attacco) ed evolvono solitamente in una fase cronica in cui appaiono come cicatrici (da queste il termine sclerosi). In generale le persone con SM presentano differenti sintomi in base alla localizzazione delle lesioni nel sistema nervoso centrale, possono essere di tipo percettivo, motorio o funzionale oppure vari tipi di algie.
Questa malattia può colpire ogni fascia d’età anche se spesso esordisce tra i 20 e i 40 anni ed è più frequente nelle donne (doppiamente colpite in rispetto agli uomini). Nel mondo sono segnalate 2,3 milioni di persone affette da SM, che è stata decretata la più frequente patologia neurologia di tipo infiammatorio cronico in giovani adulti.
Come può la cannabis aiutare chi soffre di sclerosi multipla
I trattamenti per la sclerosi multipla sono di diverse tipologie ma principalmente riguardano due aspetti: la gestione del dolore / sintomi della malattia e il rallentamento della progressione dei danni. Diversi studi hanno dimostrato che i cannabinoidi hanno potenzialità d’azione in entrambe le direzioni. Ogni giorno sentiamo e leggiamo testimonianze di persone affette da questa malattia che si fanno portavoce dei benefici della cannabis nella SM, negli U.S.A. alcuni sondaggi non ufficiali sostengono che quasi la metà delle persone affette fanno uso di cannabis e farmaci derivati con effetti positivi (questo anche negli stati dove ancora è illegale). Gli studi scientifici che hanno fatto valutazioni specifiche sulla validità dei trattamenti a base di cannabinoidi in merito alla cura e gestione di questa malattia degenerativa sono tantissimi e quelli che sono a favore delle cure a base di cannabis sono la maggioranza. Ma come possono contribuire CBD e THC a far stare meglio le persone con questa patologia?
La cannabis ha dimostrato di agire favorevolmente su molti meccanismi che determinano l’apoptosi (morte massiva e anomala dei neuroni) e sembra che siano quindi in grado di limitare la “degenerazione nervosa” e la progressione della malattia. Allo stesso tempo alcune molecole del CBD sono molto efficaci nel ridurre e limitare l’insorgenza della fase infiammatoria dei tessuti nervosi e della mielina in particolare. Inoltre un’altra azione nota che svolgono i cannabinoidi è quella di regolare il “traffico leucocitario” (il flusso d’azione dei globuli bianchi che attaccano i tessuti nervosi). Oltre a questo i cannabinoidi hanno anche effetti antidolorifici, antiemetici, miorilassanti e antidepressivi che in generale possono risultare molto utili nella gestione dei sintomi caratteristici della SM.
Gli studi scientifici a favore della cannabis terapeutica nella Sclerosi Multipla
Nel 2017 un comitato dell’American Academy of Neurology ha pubblicato sulla rivista Neurology un’approfondita revisione della letteratura clinica riguardante l’efficacia dei trattamenti a base di cannabinoidi nella SM e in altre malattie neurologiche (prendendo in esame 34 studi). Le conclusioni per la gestione della spasticità sono state che i preparati orali con estratto di cannabis sono risultati efficaci per ridurre i punteggi soggettivi della spasticità (con limiti nella valutazione oggettiva mediante scale), che il THC è probabilmente efficace per ridurre i punteggi soggettivi (anche qui le valutazioni oggettive sono contrastanti) così come il farmaco a base di cannabinoidi Sativex e che la marijuana fumata è di efficacia incerta. Per la gestione del dolore centrale, generale o degli spasmi dolorosi si è dimostrato efficace il preparato orale con estratto di cannabis come i concentrati di THC così come la marijuana fumata e il Sativex. Il Sativex si è dimostrato un trattamento a base di cannabinoidi estremamente efficace nei problemi di tipo urinario conseguenti alla patologia.
I risultati sono anche stati riassunti in queste linee guida sull’uso di terapie a base di marijuana nelle malattie neurologiche (portando una certa enfasi nei risultati ottenuti nella gestione dei sintomi della SM).
É interessante citare anche un interessante studio pubblicato sulla rivista Journal of Neuroimmune Pharmacology che ha cercato di fare il punto sull’utilizzo dei cannabinoidi come neuroprotettori in malattie neurodegenerative. Gli autori infatti affermano che certamente il sistema endocannabinoidi (sul quale i cannabinoidi hanno una forte influenza) può essere un valido strumento per controllare alcuni aspetti della sclerosi multipla poichè con le sue attività è in grado teoricamente d portare a un rallentamento significativo della progressione delle disabilità e della malattia stessa.
Molti paesi nel mondo (Italia inclusa) riconoscono oggi alla cannabis capacità terapeutiche comprovate nei confronti della gestione dei sintomi della Sclerosi Multipla e tantissimi studi si stanno concentrando sulle possibilità curative che i cannabinoidi potrebbero rappresentare per questa malattia.