Cannabis Light Terapeutica

CBD come prevenzione e cura delle patologie cardiovascolari

Pensate che le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in tutto il mondo e anche in questo caso il CBD può aiutare a prevenirle e a limitare i danni. Infatti grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e curative il cannabidiolo stimola la rigenerazione del tessuto cardiaco e aiuta a mantenere in salute tutto sistema circolatorio. Scopriamo insieme perché il CBD può essere un valido integratore per chi soffre di patologie collegate a cuore e circolazione.

Uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e i controlli del caso sono le prime e le migliori armi per combattere questo tipo di patologie. Non esiste la bacchetta magica, nessun integratore sostituirà questo tipo di accortezze. Ma se volete valutare l’assunzione di CBD anche per sostenere il cuore sappiate che ci sono molti motivi per farlo. Ecco un po’ di dati e nozioni da discutere con il vostro medico di fiducia per decidere se il CBD può essere l’integratore giusto per voi e la vostra situazione.

CBD come antinfiammatorio che aiuta cuore e circolazione

Insieme alla medicina convenzionale e alle buone abitudini, il cannabidiolo, cannabinoide derivato della cannabis non psicoattivo, può essere efficace nella prevenzione dei problemi che causano infarti e ictus. Il cuore e i vasi sanguigni trasportano il sangue in tutto il corpo, quando l’apparato è in difficoltà può scatenarsi un attacco cardiaco, con conseguente lesione di tessuti del miocardio, o un ictus in grado di provocare problemi celebrali.

Uno stato infiammatorio può essere sia la causa che una conseguenza di questi gravi problemi ed ecco che entra in gioco il CBD: sono le sue doti antinfiammatorie a renderlo una sostanza in grado preservare e rigenerare i tessuti del sistema cardiovascolare.

Gli studi che evidenziano quanto il CBD sia un aiuto in caso di infiammazione sono tantissimi ma ce ne sono alcuni specifici per il muscolo cardiaco come questo condotto su cavie per valutare la somministrazione in pazienti affetti da miocardite infiammatoria autoimmune (che con la somministrazione di questo cannabinoide hanno manifestato una buona riduzione di linfociti CD3 e CD4 ovvero un drastico calo dell’infiammazione), o come questo studio cinese del 2015 che dimostra (con una sperimentazione su conigli) come il cannabidiolo possa contribuire al recupero degli organi e degli apparati in caso di infarto del miocardio.

CBD contro le aritmie cardiache

L’aritmia è una grande fonte di preoccupazione per i cardiopatici, in pratica avviene quando il battito cardiaco non è regolare e va o troppo veloce o troppo lento e si manifesta con sensazione di spossatezza, palpitazioni, dolore toracico o altri problemi (fino a scatenare veri e propri ictus o infarti). Nei casi peggiori l’aritmia può persino portare a ictus o insufficienza cardiaca. Questo studio su cavie di laboratorio prova come la somministrazione di CBD possa avere effetti cardioprotettivi nei confronti del miocardio.
I risultati hanno mostrato che il CBD ha ridotto sia il numero di aritmie negli animali, sia la dimensione dell’infarto quando è stato somministrato prima dell’ischemia. Bisogna però sottolineare che la conclusione dei ricercatori è solo un primo step, benché si dimostri promettente questo è ancora solo un inizio per dimostrare quanto possa fare il CBD per il nostro cuore.

CBD contro obesità e stress

Il CBD è efficace anche sulla prevenzione di fattori scatenanti delle malattie del cuore e dell’apparato circolatorio, soprattutto per quanto riguarda lo stress e l’obesità. Secondo questo studio una sola dose di cannabidiolo è già in grado di ridurre la pressione arteriosa a riposo e potrebbe contribuire alla stabilizzazione dei valori “sballati” a causa di tensioni emotive e momenti di forte stress. Inoltre come vi abbiamo raccontato in questo articolo il CBD agisce anche sul metabolismo e sull’accumulo di grassi. Ridurre il rischio di obesità vuole dire agire su un pericoloso fattore di rischio nello sviluppo delle malattie cardiovascolari.

CBD come cura ma soprattutto prevenzione

Abbiamo visto come la somministrazione di cannabinoidi aiuti a rigenerare i tessuti in caso di eventi avversi all’apparato cardiovascolare, ma vogliamo evidenziare che quello del cannabidiolo può essere soprattutto un contributo in fatto di prevenzione.
Tenete ben presente che il miglior modo di combattere malattie come ictus e infarti è essere previdenti nella vita di tutti i giorni, quindi lavorate sul vostro stile di vita e se credete che il CBD possa essere un valido supporto parlatene con il vostro medico o con uno specialista che vi potrà dare ottimi consigli per l’integrazione del CBD nella vostra routine quotidiana salutare.

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