Scopriamo insieme tutti i segreti della potatura durante la coltivazione di Cannabis Light
Quando si parla di tecniche di potatura per la Cannabis Light bisogna prima fare una premessa: ogni varietà di canapa ha la propria personalità e le proprie esigenze e per questo per favorire la crescita e migliorare la resa del proprio raccolto è necessario per prima cosa organizzare la coltivazione e le sue fasi in base alle specifiche necessità della pianta in questione.
Ogni variante genetica di cannabis ha bisogno di attenzioni speciali, motivo per il quale al momento della scelta della varietà di marijuana legale da coltivare è importante valutare attentamente il quantitativo di spazio a disposizione e le tendenze di crescita. Le tecniche di potatura della pianta di canapa che vi illustriamo in questo articolo sono applicabili sia indoor che outdoor, ma con una precisazione: le varietà autofiorenti dovrebbero essere lasciate libere da potatura fino al momento della raccolta.
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Cannabis Light, la forma naturale della pianta
La struttura di una pianta di cannabis in natura è più larga alla base con cime che si allungano verso alto a formare una punta affusolata, come una sorta di albero di Natale (questo vale soprattutto per le specie a prevalenza Sativa, mentre l’Indica tende ad essere meno slanciata e più simile ad un cespuglio). Questa forma è perfetta per le colture outdoor che dispongono di tanto spazio e un quantitativo abbondante e regolare di ore di luce. Quando queste sono le caratteristiche del vostro luogo di coltivazione allora avrete poco lavoro da fare e avrete scarsa necessità di potatura. Ma se volete ottimizzare il vostro raccolto su un terreno non troppo esteso oppure programmate una coltura indoor la potatura vi servirà decisamente a limitare la crescita incontrollata e disorganizzata delle vostre piante per ottenere comunque raccolti abbondanti.
I segreti della potatura della Cannabis Light
Organizzare più fasi di potatura e combinare tecniche diverse in base alla crescita
Combinare più metodi per massimizzare la resa è sicuramente una scelta intelligente, ma farlo tutto in una sola volta può avere effetti disastrosi. Potate le vostre piante ad intervalli settimanali partendo magari dalla pulizia dei livelli inferiori delle piante in crescita e controllando i risultati di settimana in settimana.
Non avere fretta
Perché ogni intervento esterno sulla pianta è uno stress che rischia di allungare la fase vegetativa o addirittura (se troppo frequente o invasivo) bloccare la crescita della pianta. Per questo è necessario lasciare il giusto tempo di ripresa in seguito alla potatura.
Scegliere il giusto momento
La maggior parte delle tecniche di potatura vanno eseguite in fase di crescita vegetativa (tranne la tecnica Lollipop). Potare una pianta in fioritura potrebbe limitare notevolmente le energie necessarie per la crescita delle infiorescenze vanificando tutto il lavoro precedentemente fatto per vederla crescere
Essere puliti, precisi e utilizzare strumenti di qualità
Durante la potatura è necessario avere strumenti pulitissimi (disinfettati con detergenti alcolici) e se usate le mani per “pizzicare” le cime dovranno anch’esse essere appena lavate per evitare vere e proprie infezioni per la pianta. Inoltre gli strumenti devono eseguire tagli netti e precisi per permettere la migliore rimarginazione possibile del corpo della pianta.
Le tecniche di potatura più comuni per le piante di Cannabis Light
Topping o Cimatura
Tecnica chiamata anche cimatura che consiste in pratica nel rimuovere la parte finale di un ramo o la cima del fusto principale. Questo espediente favorisce la crescita delle ramificazioni laterali limitando quella in altezza. In questo modo, al di sotto del taglio si svilupperanno due nuove cime apicali e sarà possibile lo sviluppo di una forma più cespugliosa. Se si effettua più volte questo tipo di potatura nel tempo è possibile ottenere piante molto rigogliose e compatte. Per cimare al meglio si deve tagliare la punta del gambo principale a livello dell’internodo finale. Questo probabilmente allungherà di quasi 2 settimane la fase vegetativa ma l’aumento che si può ottenere in termini di prestazioni vale l’attesa. Il topping può essere utilizzato insieme ad altri metodi sotto elencati.
Lollipop e Defogliazione
Durante la terza settimana di fioritura per concentrare le energie della pianta sulle infiorescenze principali potete decidere di recidere le infiorescenze più basse (e minori) e le foglie inferiori. Questo vi permetterà di ottenere infiorescenze più grandi e forti perché maggiormente nutrite. La rimozione di infiorescenze e foglie non è troppo utilizzata in quanto per molti può creare (in un momento delicato come la fioritura) una rottura di equilibrio pericolosa della pianta ma in alcuni casi può funzionare egregiamente. A voi la scelta se correre il rischio!
Rimozione dei rami più bassi o Sramatura
Mentre le vostre piante crescono osservatene la forma e valutate quali sono i rami che promettono risultati migliori. Solitamente quelli inferiori che soffrono una minore esposizione alla luce sono anche quelli meno produttivi. Applicando questa tecnica andrete a recidere alcune ramificazioni con l’intento di concentrare le energie sulle zone di produzione più performanti, aumentare il circolo d’aria e l’esposizione alla luce. L’importante è ottenere un taglio netto e pulito, rimuovete solo la prima serie di ramificazioni in basso oppure, se la pianta ha superato i 30 cm di altezza, potete considerare anche il taglio della seconda serie.