Una della caratteristiche che rende la cannabis di ottima qualità è la presenza di un aroma intenso e particolare. Questa profumazione è dovuta all’abbondante presenza di terpeni nelle cime di marijuana e qualche attenzione durante la coltivazione può aiutare a renderla più intensa e avere quindi un prodotto migliore.
Ma come devono essere coltivate le piantine per avere infiorescenze ad alto contenuto di terpeni?
Perché i terpeni sono tanto importanti da dover influenzare il nostro metodo di coltivazione? Principalmente per due motivi: queste sostanze hanno la capacità di interagire con i cannabinoidi (ovvero le preziose sostanze che producono gli effetti fisici nel corpo umano come il THC e il CBD) migliorandone l’attività e donano un profumo aromatico piacevole e intrigante ai nostri fiori rendendoli più appetibili.
Questi due motivi basteranno a mettervi in testa che coltivare piante dall’alto valore di terpeni sia importante quasi quanto migliorare la resa dei cannabinoidi, ma come fare a incentivare lo sviluppo di aromi? Il trucco è seguire la pianta in tutte le sue fasi e fare da balia ai terpeni dalla semina alla concia per far si che diano la massima resa.
Ecco la nostra guida alla creazione di infiorescenze aromatiche.
Scelta della genetica giusta
La prima cosa da sapere è che l’aroma della nostra pianta sarà dato principalmente dal suo seme. La genetica scelta determinerà tante caratteristiche della pianta tra le quali il bouquet aromatico e quindi la composizione di terpeni. Le possibilità sono pressoché infinite ma sappiate che più farete ricerca meglio sceglierete i vostri semi e più chance avrete di trovarvi tra le mani un prodotto straripante di terpeni.
Quindi sappiate che è molto importante investire su sementi di qualità garantite da banche genetiche e/o aziende serie, oppure potreste idedicare tempo e risorse a una pianta poco qualitativa e scoprirlo solo dopo diversi mesi di coltivazione.
L’importanza della terra
Se dovete scegliere il vostro sistema di coltivazione sappiate che quello a terra con le radici ben piantate nel terreno è sicuramente il modo migliore per ottenere infiorescenze dagli aromi intensi e variegati. Una pianta che cresce nel suo ambiente naturale è libera di prendere dalla terra che la circonda quello che le serve e la ricchezza di minerali e elementi organici farà sì che i fiori assorbano un po’ di queste influenze esterne e che la loro profumazione sia non solo dettata dalla genetica ma anche dal contesto naturale che li circonda. Ovviamente il substrato in questione non deve essere povero di nutrienti perché una pianta con delle carenze non sarà in grado di sviluppare alcuna particolarità a livello organolettico, ma lotterà solo per sopravvivere.
La luce migliore
I fiori hanno bisogno non solo di nutrimento per crescere ma anche della giusta luce. Le coltivazioni outdoor ricevono quella solare che, quando si lavora nella stagione giusta e a latitudini adeguate, è proprio quella che serve alle piante per garantire uno sviluppo ottimale dei terpeni. È vero che le piante cresciute alla luce del sole hanno solitamente caratteristiche aromatiche migliori grazie anche alla varietà dello spettro di luce solare, ma è anche vero che ultimamente le tecniche di illuminazione per colture indoor sono davvero migliorate ed è possibile (con un apparato illuminante professionale ben impostato) simulare in modo eccellente lo spettro luminoso solare naturale. Il nostro consiglio è quindi assicurarsi di coltivare nella stagione ideale per la genetica e la qualità di cannabis scelta quando si pianta outdoor e invece per l’indoor procurarsi luci con spettri luminosi differenti in base alle fasi di crescita della pianta.
Coltivazione Biologica
Se volete essere certi di non influire negativamente sull’aromaticità intrinseca delle vostre piante allora dovrete trattarle bene e non riempirle di prodotti chimici. Una coltivazione biologica che utilizza fertilizzanti naturali è il primo importante passo per non influenzare il volere di madre natura e far sì che la pianta sviluppi i terpeni naturalmente. Ovviamente in un’ottica biologica e organica può comunque essere necessario utilizzare fertilizzanti, quindi assicuratevi che siano prodotti certificati come Bio (ecco qualche informazione aggiuntiva sui fertilizzanti in questo articolo). Altro espediente molto utile per non intaccare i terpeni è quello di programmare un buon sistema di risciacquo (o lavaggio) nei giorni prima della raccolta.
Abbiamo spiegato tutto sul lavaggio in questo articolo.
Tecniche di potatura
Potare in modo intelligente potrà far si che le vostre piante non disperdano inutilmente le vostre energie e le concentrino invece nel far crescere fiori sani, forti e profumati. Ci sono diverse tecniche efficienti per la potatura, se volete cime al massimo delle loro potenzialità vi consigliamo di optare per quelle che sacrificano le parti inferiori della pianta per migliorare la qualità di quelle superiori. Ovviamente le tecniche di potatura non sono universalmente applicabili e in base alla genetica della vostra pianta dovrete valutare il da farsi. In questo articolo troverete molte informazioni sulle tecniche di potatura.
Raccolta, concia e conservazione
Queste ultime tre fasi non sono meno importanti delle prime. La raccolta deve sempre avvenire al momento giusto, perché una pianta dalle infiorescenze non completamente mature non solo non sarà ricca di terpeni ma nemmeno di cannabinoidi! Se avete dei dubbi sul fatto che le vostre cime siano pronte o meno per la raccolta guardate il video prodotto dai nostri growers e troverete tutte le risposte che cercate.
La concia è altrettanto importante e dovrete rispettare alcune regole perché questa non rovini il prodotto che avete tra le mani. Ecco una guida a questo passaggio che spiega anche le regole per la conservazione perfetta per non lasciare che un fiore perfetto venga rovinato da muffe dall’odore sgradevole.