Se vi state interrogando su come scegliere i semi di cannabis per la vostra coltura sappiate che, per essere certi di ottenere il risultato che desiderate, ci sono alcuni errori comuni da evitare. La scelta dei semi è un momento importantissimo: è l’inizio di un percorso che porta a creare con le vostre mani qualcosa di buono, quindi fate questo primo passo con le dovute attenzioni.
Ecco una guida alla selezione dei semi di marijuana da piantare per ottenere infiorescenze perfette.
Per prima cosa è importante sapere che nel mondo della marijuana sono le piante femmine ad avere più importanza! Infatti i fiori vengono prodotti solamente dalle piante di cannabis di genere femminile. Quindi il vostro obiettivo sarà piantare solo semi di cannabis femminili selezionati, detti semi femminizzati. Secondariamente vogliamo sottolineare che piantare semi non è l’unico modo per coltivare cannabis, potete anche scegliere di iniziare la vostra impresa con delle talee, come abbiamo spiegato in questo articolo.
Se avete deciso invece di utilizzare i semi avrete comunque davanti una scelta ampia di possibilità, dovrete avere chiaro il tipo di coltivazione che vorrete portare avanti (indoor, outdoor, al suolo, idroponica, aeroponica…), essere consapevoli che ogni tipologia di cannabis ha esigenze di illuminazione diverse e che ogni seme darà risultati diversi in base alla genetica.
Cercate una pianta ricca di THC? Oppure volete che sia il CBD a prevalere? Farsi queste domande è decisamente importante per ottenere delle infiorescenze adatte alle nostre necessità o che soddisfino i nostri gusti.
Varietà di cannabis
Quando si parla di scelta dei semi è importante sapere quale genetica si ha tra le mani, le tre principali sono sativa, indica, ruderalis. Questi tre diversi ecotipi appartengono alla stessa famiglia di Cannabaceae e anno molti tratti comuni ma anche delle differenze.
La varietà più nota è di sicuro la sativa, quella che cresce solitamente di più in altezza. Le sue infiorescenze sono solitamente pregiate e ricche di terpeni e cannabinoidi tanto da essere piuttosto energizzanti ma necessitano di tempistiche più lunghe per arrivare alla raccolta. L’Indica è una variante più bassa che tende a crescere anche in orizzontale, le sue foglie sono piuttosto larghe ma i fiori spesso non sono molto grandi e hanno intense proprietà rilassanti.
La ruderalis invece viene chiamata anche autofiorente perchè ha una crescita molto rapida, si adatta molto bene anche al clima più rigido e fiorisce indipendentemente dal fotoperiodo (ad esempio può essere tenuta costantemente alla luce per accelerare lo sviluppo dei fiori). Questa caratteristica è molto apprezzata dai genetisti ma per quanto riguarda le proprietà dei fiori sono solitamente più blande che nelle altre varietà.
Oltre a queste tipologie troverete ibridi degli ecotipi, pensati per mettere insieme le caratteristiche positive delle varie piante. In generale ogni ibrido ha una tiopologia genetica predominante che ne delinea maggiormente il carattere ma prende anche alcune particolarità dal ramo genetico meno evidente.
Assicurarsi semi di qualità
Se sceglierete una genetica studiata e prodotta da banche del seme note e professionisti affermati del settore avete ottime possibilità che ciò che leggerete sull’etichetta sia effettivamente specchio della realtà. Purtroppo sono molti i produttori scaltri che vendono semi di bassa qualità, magari vi faranno risparmiare sull’acquisto delle sementi ma poi potreste ritrovarvi con molti semi maschili che non genereranno nulla buono. Volete davvero sprecare così tempo ed energie?
Per questo motivo noi abbiamo stretto una collaborazione con la banca semi più importante al mondo: Green House Seed.
Cosa osservare all’acquisto dei semi
Dopo essersi assicurati che il seme provenga da venditori esperti e fidati, aver valutato le possibilità genetiche della pianta ecco che arriva il momento dell’acquisto. Ora dovrete valutare attentamente l’aspetto del seme che vi apprestate a comprare.
Un buon seme che genererà buone piante nel caso della cannabis dovrebbe essere color marrone/ marrone scuro (le varietà di Indica spesso presentano chiazze nere). Se vedete colorazioni chiare o verdi vi consigliamo generalmente di diffidare. Inoltre è importantissimo avere semi duri al tatto, non friabili e nemmeno morbidi, perchè potreste avere a che fare con prodotti troppo vecchi o addirittura marci. La grandezza invece dipende molto dalla varietà scelta, generalmente quelli di indica sono i più piccoli mentre quelli di indica sono di dimensioni molto maggiori.
Conservazione dei semi
È molto importante anche che prima di venire piantato il seme in questione venga conservato in modo ottimale, sia dal venditore che da voi. Un seme tenuto con cura potrà dare frutti anche anni dopo la sua raccolta mentre uno mal conservato potrebbe diventare sterile in qualche giorno. Quindi ricordate di riporre le sementi lontane da fonti di luce e calore, in un luogo non umido ma nemmeno troppo secco. Evitate gli sbalzi di calore e tutto ciò che potrebbe portare a creare condensa, ma cercate sempre di mantenere una temperatura ambiente media (non troppo calda né troppo fredda).
Per maggiori informazioni leggete il nostro articolo sulla conservazione dei semi di cannabis.