Premesso che fumare cannabis in Italia non è legale. Noi vi insegniamo a rollare una canna in caso vi trovaste in un paese come la California, dove invece è consentito dalla legge.
Il primo passo per rollarsi un joint ben fatto è assicurarsi che la propria cima di marijuana sia ben tritata, ridotta in pezzi molto piccoli e uniformi ma non polverizzata, questo permetterà di avere una combustione perfetta e omogenea ad ogni tiro. Ma cosa usare per preparare questo mix fine di di ganja? Per tritare la cannabis esistono molti metodi, professionali o più artigianali… ecco i nostri consigli su cosa usare e come fare per sbriciolare le vostre infiorescenze ricche di cannabinoidi per farvi una canna.
In alcuni paesi (Italia compresa) farsi un joint per puro piacere è ancora illegale, ma sono tanti gli stati che hanno approvato l’uso ricreativo di marijuana e quindi le strumentazioni per farlo in modo assolutamente professionale sono decisamente proliferate negli ultimi anni. Se volete tritare perfettamente la vostra ganja potrete essere veri professionisti con un grinder oppure ricorrere a vari espedienti fai da te con quello che avete in casa. Anche con questi trucchi home made il risultato, se vi applicherete, sarà comunque ottimo solo che probabilmente richiederà un po’ di impegno in più.
Ecco i nostri consigli sui modi migliori per sbriciolare la cannabis.
Tritare la cannabis utilizzando il grinder
Ovviamente se avete a disposizione un grinder è proprio questo lo strumento che vi consigliamo di usare! Questa scatolina dotata di sminuzzatore ad attrito è lo strumento perfetto per ottenere una mistura omogenea, ne esistono versioni base molto semplici ed economiche oppure altre decisamente complesse, funzionali ma più costose. Ultimamente il grinder è diventato di gran moda (ne abbiamo parlato in questo articolo in modo approfondito) e oltre a servire appunto per ridurre in briciole le infiorescenze ha anche appositi scomparti per conservarla al meglio e per raccogliere il prezioso kief. Se avete un grinder usatelo, se non lo avete procuratevelo e nel frattempo utilizzate un sistema alternativo come quelli ingegnosi che vi raccontiamo qui sotto.
Tritare la cannabis con mortaio e pestello
In molte culture dove la cannabis è tradizionalmente diffusa questo è il metodo d’elezione per tritarla, scegliere un mortaio dalla superficie impermeabile e un pestello pesante è certamente comodo e pratico. Se usate quello che viene comunemente usato per cucinare accertatevi che sia stato ben lavato e che sia assolutamente asciutto (se per esempio avete fatto il pesto con olio e aglio i residui potrebbero letteralmente rovinare il vostro joint). Allo stesso modo dopo aver pestato la cannabis assicurati di lavare e ripulire bene lo strumento (raccogliendo il prezioso kief che si sarà attaccato alla superficie). Attenzione a non lavorare troppo e troppo intensamente le cime o ti ritroverai con una miscela troppo fine e polverosa.
Tritare la cannabis con il macina caffè
Questo strumento una volta si trovava in moltissime case italiane ma oggi è diventato più raro. In molti però lo hanno conservato come soprammobile e reliquia di tempi passati, ecco rispolveratelo perché è decisamente un’oggetto perfetto per tritare la cannabis! Il macina caffè è detto anche macinino, proprio perché sbriciola e sminuzza ciò che incontra. Quindi dopo averlo pulito ed essere sicuri che sia asciutto inserite la vostra cima spezzettata a mano e girate la rotella, il meccanismo spingerà tra le macine il fiore e vi renderà una miscela medio fine di cannabis. Se vi pare ancora una tritatura grossolana ripetete il procedimento finché non sarete soddisfatti. Purtroppo questo sistema non permette di raccogliere il kief e la resina che inevitabilmente rimarrà attaccata agli ingranaggi interni dello strumento.
Tritare la marijuana con coltello e tagliere
Un metodo decisamente semplice e pratico è quello di battere a coltello la vostra cannabis su un tagliere resistente, come fosse prezzemolo. Vi servirà una lama piatta ben affilata, non datevi al taglio con un coltello seghettato perchè non otterrete nulla di buono. Per non avere aromi sgraditi assicuratevi che gli strumenti siano pulitissimi ma soprattutto state molto attenti a non tagliarvi se non siete al massimo della lucidità.
Le forbici
Anche questo oggetto tagliente si trova in tutte le case e può essere molto utile. Prendete le forbici, pulite e asciugate le lame e iniziate da un bordo dell’infiorescenza a stagliuzzare finemente, lasciando cadere i residui su un piatto o una superficie di raccolta ben pulita. Se alla fine il lavoro vi pare un po’ grossolano lavorate un po’ il mix con le mani per renderlo più omogeneo.
Grattugia
Questo metodo è semplice ed efficace ma non permette di avere risultati molto fini. Prendete la classica grattugia da formaggio, grattate la vostra infiorescenza et voilà, il gioco è fatto. Non consigliamo questa tecnica a chi ha scarsa manualità o è già fattissimo… di sicuro ci si può rovinare le dita con facilità! Per pulire meglio la superficie vi consigliamo di lasciarla a mollo con il detersivo e l’acqua calda dopo l’uso.
Utilizzare le mani per tritare la cannabis
Cosa abbiamo davvero sempre a portata che potrebbe aiutarci a sbriciolare la cannabis anche su un’isola deserta? Le nostre mani! Se non volete cercare altro ausilio usate il vostro corpo per fare il lavoro sporco e prendete la cima tra le dita, appoggiandovi su una superficie pulita iniziate a sbriciolarla facendo pressione e movimenti circolari indice-pollice oppure con il pollice sul palmo opposto alla mano dominante. Ricordate che è importantissimo avere mani fresche fresche di lavaggio per non contaminare la vostra ganja con unto e batteri.