Tra le tecniche più utilizzate dai coltivatori esperti per garantire una crescita rigogliosa e sana alle proprie piante di cannabis c’è sicuramente quella della consociazione. Questo metodo assolutamente biologico e naturale di prendersi cura delle proprie piante è utilizzato in molti tipi di coltivazioni e garantisce benefici assolutamente indiscutibili in ambito antiparassitario, antibatterico, fertilizzante e stimolante. Ma in cosa consiste la consociazione e in che modo può ottimizzare la crescita della nostra coltura? Vediamo nel dettaglio tutti i trucchi per mettere in pratica la consociazione perfetta.
Creare l’habitat perfetto per la cannabis
La consociazione di piante è una tecnica utilizzatissima nel giardinaggio che prevede la convivenza di più piante in uno stesso habitat per ottenere un controllo naturale dei parassiti, rinvigorire il terreno, favorire l’impollinazione e aumentare la forza e la resistenza generale dell’ecosistema vegetale. Nel caso della cannabis molto spesso si ricorre alla convivenza forzata di diverse specie vegetali chiamate in modo simbolico “piante compagno” con lo scopo di creare una vera e propria barriera protettiva ne confronti della pianta di cannabis contro parassiti, funghi e agenti atmosferici dannosi.
Una volta creato un sistema funzionale sarà possibile assicurarsi una produzione notevole senza ricorrere a disinfestanti e antiparassitari. Inoltre, una consociazione ad hoc può mascherare i caratteristici aromi della marijuana rendendo difficile identificare il classico aroma dei fiori.
Le “piante – compagno”
Questa scienza è antica e delicata, varia moltissimo in base al territorio in cui ci si trova e in particolare in Italia e nel basso Mediterraneo prende in considerazione soprattutto piante di tipo aromatico e officinali. Non parliamo di chissà quale irreperibile arbusto ma di specie molto comuni che spesso si trovano tradizionalmente in orti e giardini. In alcuni casi queste specie vegetali richiamano numerosi insetti benefici che contribuiscono a controllare lo sviluppo di parassiti o a stimolare l’impollinazione; in altri casi le piante attirano su sé stesse i parassiti (una sorta di harakiri) distogliendo la loro attenzione dalla coltura centrale, molto spesso invece sprigionano semplicemente aromi che allontanano ospiti indesiderati. Creare un sistema a giardino per la propria cannabis può essere efficace anche per la gestione del terreno (evitare ristagni di acqua e favorire la fissazione di azoto nel terreno), aumentarne la fertilizzazione con l’apporto di materia organica naturale e anche dare riparo da vento e intemperie a germogli in crescita.
Non tutte le piante vanno d’accordo tra loro
Nonostante sia una soluzione molto spesso vincente la consociazione può fare anche dei danni se non applicata in modo intelligente e scrupoloso. Il motivo? In ogni ecosistema ci sono equilibri delicati da rispettare e in generale non basta diversificare, bisogna capire quali sono le piante che vanno d’accordo e quelle che invece è meglio tenere a distanza l’una dall’altra se non si vuole danneggiarne la crescita.
Le migliori piante da coltivare con la Cannabis
Basilico: sicuramente al numero uno delle “piante – compagno” potrete mettere il basilico, che agisce in modo ottimale come repellente per afidi, insetti alati e striscianti inoltre pare che la sua presenza nel terreno incentivi lo sviluppo dei terpeni nella cannabis.
Camomilla: il fiorellino profumato che attira insetti benefici come le api respingerà anche zanzare e mosche. Inoltre quando si decompone nel terreno la pianta diventa un rinvigorente naturale fonte di notevoli sostanze nutritive, questo stimola la crescita della cannabis e la produzione di oli essenziali. Con i fiori si può fare un infuso dall’alto potere antibatterico da usare come barriera contro funghi e infezioni per le piante in crescita.
Coriandolo: odiato da afidi, coleotteri e soprattutto dal terribile ragnetto rosso e amato da insetti “buoni” come sirfidi e vespe mangia larve. Unendolo all’infuso di camomilla si ottiene un ottimo disinfestante naturale contro il ragnetto rosso e i funghi.
Erba medica (Alfalfa): questa pianta officinale migliora la distribuzione dell’acqua nel terreno, fissa l’azoto nel suolo ed accumula ferro, magnesio, potassio e fosforo.
Melissa: il suo aroma allontana zanzare e moscerini e attira api e vespe.
Calendula francese: noto antiparassitario efficacissimo contro i coleotteri che agisce direttamente nel terreno rilasciando sostanze aromatiche benefiche dalle radici. Inoltre i fiori sono un ottimo compost naturale.
Aneto: se nei dintorni della vostra cannabis ci sarà una pianta di aneto potrete stare sicuri che i bruchi snobberanno i vostri gioielli per dedicarsi a questa pianticella dall’aroma dolciastro. Il ragnetto rosso e gli afidi invece (che odiano l’aneto) se la daranno a gambe dalla vostra coltivazione.
Lavanda: come la lavanda tiene lontani pulci, tarme, acari e roditori dai vostri armadi così farà nel vostro terreno. L’ideale è utilizzare i cespugli viola come una barriera attorno alle piante di cannabis (funziona anche per mitigare l’aroma tipico della marjiuana).
Menta piperita: avete problemi di formiche? La menta è la risposta! Anche afidi, roditori e coleotteri non ne vanno affatto matti. Attenzione perché la menta tende a infestare il terreno, quindi va tenuta sotto controllo se si espande troppo.