Qual è la differenza tra olio di canapa e olio d’oliva? Come si può utilizzare?
L’olio di canapa si sta guadagnando sempre più spazio nelle cucine italiane, soprattutto in quelle di chi ama prendersi cura del proprio benessere in modo naturale. Questo olio, estratto dai semi della pianta di canapa, è infatti ricco di nutrienti ed è in grado di dare un tocco in più a molte preparazioni… ed è anche per le sue proprietà benefiche che negli ultimi anni se ne sta parlando molto.
Sì, perchè non solo può rivestire un ruolo da protagonista in una dieta equilibrata, ma è anche in grado di supportare la salute delle articolazioni e della pelle: in questo articolo scopriremo insieme quali sono i veri benefici di questo tipo di olio, di come si può usare a tavola e di quali accortezze avere. Insomma, una guida semplice e chiara per chi vuole conoscere meglio questo straordinario ingrediente!
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Proprietà dell’Olio di Semi di Canapa
Iniziamo col dire che l’olio di semi di canapa è noto per la sua ricchezza in acidi grassi essenziali: ci riferiamo in particolare agli Omega-3 e agli Omega-6, che sono infatti presenti in un rapporto considerato ottimale per l’organismo umano. Questa caratteristica lo rende un olio vegetale molto interessante dal punto di vista nutrizionale, e tra i suoi benefici principali ci teniamo a sottolineare quelli legati alla salute cardiovascolare, al sistema immunitario e al benessere della pelle.
L’olio di canapa è poi anche una fonte di vitamina E, un potente antiossidante naturale che contribuisce a proteggere le cellule dallo stress ossidativo: grazie alla sua composizione può avere effetti antinfiammatori e viene spesso indicato, in modo del tutto naturale, come supporto nei casi di dolori articolari. Avrete dunque già capito quanto può risultare valido come alleato a tavola: un integratore alimentare perfetto per chi desidera arricchire la dieta con un ingrediente genuino.
In alcuni casi l’olio di canapa viene anche indicato come un potenziale olio antidolorifico naturale, per chi cerca soluzioni dolci e non invasive; ma per questo ci riserviamo di invitarvi a parlare con il vostro medico di fiducia, che – oltre ad essere sicuramente più autorevole di noi – sarà ben lieto di rispondere alle vostre domande ed eventualmente a consigliarvi questo alimento al fine di promuovere il vostro equilibrio alimentare (e perché no, di conferirvi quel pizzico di vitalità in più)!
Controindicazioni dell’Olio di Semi di Canapa per il fegato
Quando si introduce un nuovo alimento nella propria dieta è sempre bene informarsi con attenzione. Questo perché l’olio di canapa, pur essendo naturale e in linea di massima del tutto benefico, può richiedere qualche accortezza in persone con patologie. Nel caso specifico del fegato, ad esempio, è stato osservato che consumi molto elevati e prolungati di oli vegetali ricchi di grassi polinsaturi possono influire sulla corretta funzionalità di questo importante organo…
Certo non esistono evidenze solide che l’olio di canapa, se assunto nelle dosi consigliate – un cucchiaio al giorno, ad esempio – comporti reali problemi al fegato: più che parlare di vere e proprie controindicazioni sarebbe dunque corretto dire che come per ogni alimento o integratore, l’olio di canapa va inserito nel contesto di una dieta bilanciata e varia! Detto ciò è sempre buona norma – anche in questo caso – consultare il proprio medico, soprattutto in presenza di condizioni pregresse.
L’olio di Canapa contiene Cannabinoidi?
Questa è una delle domande più comuni tra chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’olio di canapa, e la risposta è un netto “no”! O meglio, non ne contiene in quantità rilevanti. L’olio di canapa alimentare viene estratto dai semi della pianta, che non contengono cannabinoidi psicoattivi: il tanto discusso CBD, ad esempio, è presente nelle infiorescenze e nelle foglie… ma non nei semi.
Per questo motivo l’olio di semi di canapa può essere consumato tranquillamente da chiunque, senza gli effetti legati alla psicoattività o ad altri composti tipici della cannabis terapeutica. Certo in alcuni prodotti raffinati è possibile che vi siano tracce minime di cannabinoidi, ma si tratta di quantità insignificanti e ben al di sotto dei limiti di legge, senza alcun effetto sul corpo né sulla mente.
Quindi, per chi volesse cercare dei benefici simili a quelli del CBD ma non intendesse – per qualsiasi ragione o timore – assumere la sostanza in questione, l’olio di canapa rappresenta senz’altro una valida alternativa: un supporto diverso, certo, più orientato al profilo nutrizionale e antinfiammatorio piuttosto che agli effetti dei cannabinoidi veri e propri… ma proprio per questo adatto a tutti.
Come utilizzare l’olio di Canapa in Cucina
L’olio di canapa, grazie al suo sapore particolare e alla sua composizione delicata, è ottimo “a crudo”. Non è indicato per la cottura ad alte temperature – poiché l’elevato contenuto di grassi insaturi potrebbe degradarsi con il calore perdendo così parte delle sue proprietà – ma si può invece utilizzare su insalate, zuppe, cereali, verdure grigliate, ma anche per arricchire frullati o smoothie.
Alcuni lo aggiungono anche a yogurt vegetali o bowl di avena per iniziare la giornata con una marcia in più. Un suggerimento utile? Conservatelo in frigorifero, magari in una bottiglia scura per mantenere intatti gusto e proprietà. Lo si può anche usare per risolvere certi dolori articolari, come parte di una dieta antinfiammatoria, a crudo e in modo costante: i benefici non mancheranno a farsi notare col tempo!
Che sapore ha l’olio di canapa alimentare
L’olio di canapa ha un gusto inconfondibile, che lo distingue dagli altri oli vegetali più comuni: il sapore è leggermente erbaceo, con una nota di nocciola tostata e un retrogusto che ricorda la frutta secca. Questa caratteristica lo rende particolarmente apprezzato dagli amanti dei sapori naturali e autentici.
A differenza di oli più neutri l’olio di semi di canapa dona personalità ai piatti. Non a tutti piace al primo assaggio, ok, ma spesso è solo questione di abitudine. Provare ad aggiungerlo in piccole dosi ai piatti che già conosciamo può essere un buon modo per abituare il palato e godere dei suoi benefici.
In più il suo aroma si sposa benissimo con ingredienti rustici e piatti vegetali: insalate con legumi, hummus, patate dolci al vapore, o anche sopra una fetta di pane integrale con avocado. In poche parole un sapore particolare, da scoprire, che arricchisce la cucina e porta con sé un pacchetto di benefici non da poco.
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