La Cannabis è sicuramente uno dei bersagli più in voga per le tirate e gli allarmismi dei perbenisti, non passa giorno in cui non ci sia una nuova fake news sulla sua pericolosità. Chi la demonizza arriva a citare lo spauracchio dell’overdose da marijuana rendendo qualche joint capace di uccidere, un fenomeno che secondo la scienza non è nemmeno possibile. Vediamo insieme perché l’overdose da cannabis non è realtà e cosa succede a chi ne consuma un quantitativo eccessivo.
Dopo essere stata legalizzata in tantissimi stati senza vedere esiti nefasti sembrerebbe davvero impossibile che qualcuno tornasse a parlare di morti per overdose da cannabis. E invece le solite testate giornalistiche e i soliti politici bacchettoni (o alla quale fa gioco farsi riconoscere come tali) continuano a sostenere che la marijuana sia in grado di uccidere. Ebbene la verità è quella raccontata dalla scienza e dai fatti, ci preme quindi sottolineare che questi signori arrabbiati non abbiano dalla loro parte nessuna di queste due preziose armi visto che morti per overdose da cannabis ad oggi non sono ancora state dimostrate scientificamente.
Cercando in rete scoprirete che moltissimi medici hanno ipotizzato morti per consumo di cannabis, ma che le loro deduzioni sono sempre state considerate, da team di colleghi più esperti e professionali, non fondate scientificamente. Questo ovviamente non ha impedito a testate giornalistiche, notiziari e programmi televisivi di ribattere la notizia, creando allarmismo e scalpore su un argomento che in verità non ha ragione di attirare l’attenzione di nessuno.
L’overdose da cannabis, un mito da sfatare
Insomma non esistono prove di casi di decesso dovuto da overdose da cannabis e questo perché scientificamente sarebbe davvero difficile, se non impossibile, arrivare a consumare talmente tanti cannabinoidi da uccidersi.
Pensateci bene, sono moltissime le sostanze o gli alimenti che ci possono uccidere se consumate in quantità eccessiva, è forse necessario bandirle per sempre? Sapete ad esempio che ha ucciso più persone l’acqua della marijuana? Infatti, sono noti molti casi di iperidratazione che hanno portato a gravi complicanze fisiche e addirittura alla morte. Basta una cassa di bottiglie d’acqua naturale per un’overdose… ma nel caso in cui una persona con problemi psichiatrici decidesse di uccidersi bevendo H2O nessuno si sognerebbe di parlare davvero di overdose.
Ecco perché per la cannabis sarebbe ugualmente difficile non essendo attualmente in circolazione sostanze con un quantitativo di cannabinoidi tanto concentrato da creare scompensi letali. Infatti la dose mortale (e badate bene che quasi ogni elemento o principio attivo ha una D.L.) della marijuana non è stata nemmeno trovata, sono stati fatti esperimenti ma non si è arrivati a nulla di risolutivo (come dimostra questo studio pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) proprio perché non è pensabile l’assunzione di tanto THC a partire dalla cannabis da avere esiti letali.
Sovradosaggio di cannabis, un termine più intelligente
Quello che invece deve preoccupare il consumatore intelligente di cannabis è il sovraddosaggio, ovvero l’assunzione di più cannabinoidi di quanti il corpo riesca gestire senza presentare controindicazioni. Infatti un accumulo oltre la soglia di THC o CBD (per approfondimento leggete questo articolo) non può mandarci al creatore, ma sicuramente può farci sperimentare circostanze sgradevoli come assopimento, agitazione, crisi di panico, nausea, diarrea, confusione, brividi, iper sudorazione, cali pressori (anche importanti). È molto importante conoscere il proprio livello di tolleranza e (soprattutto quando si sperimentano nuovi prodotti, quando si consumano edibles e concentrati oppure se si mischia la cannabis ad altre sostanze psicotrope) non esagerare con i quantitativi. La cannabis è un prodotto naturale, può avere effetti benefici ma anche effetti collaterali, questo non significa che vada demonizzata ma piuttosto dovrebbe portarci a studiarla in modo ancora più approfondito per poter imparare a godere delle sue potenzialità senza incappare in spiacevoli fastidi.
Cosa fare in caso di sovradosaggio da marijuana
Se avete esagerato e volete riprendervi in fretta la cosa da fare è cercare di rilassarvi, ricordarsi che l’overdose mortale da cannabis non esiste e aspettare che l’high vada scemando per tornare a stare bene. L’assunzione di agrumi o frutti ad alto concentrato di vitamina C (es: frutti rossi) vi aiuterà a ritrovare la lucidità. Se vi sentite deboli probabilmente avete subito un calo pressorio, potreste trovare giovamento nel sorseggiare in una bevanda dolce o in un pezzetto di cioccolata. In ogni caso evitate di muovervi, state seduti o sdraiati in un luogo tranquillo e in men che non si dica tornerete a stare bene visto che la cannabis non ha mai ucciso nessuno… e questo lo dice la scienza, non paperino!