Procura e Questura di Macerata l’una contro l’altra sulla Cannabis Light
Arriva oggi, Venerdì 17 Maggio, la notizia che la chiusura di due Cannabis Light Shop di Civitanova Marche, disposta la settimana scorsa dal Questore Antonio Pignataro, sia stata attualmente sospesa dal Procuratore Giovanni Giorgio.
Il prossimo 30 Maggio la Cassazione si esprimerò in merito, ma fino a tale data le due attività commerciali potranno continuare a esercitare senza impedimenti.
Risale al giorno 9 Maggio la decisione del Questore di Macerata Antonio Pignataro di chiudere per la durata di 15 giorni i due shop, in attesa di verificare i quantitativi di THC presenti nelle infiorescenze vendute.
Un accanimento, quello contro la Cannabis Light, che si protrae in realtà da più di un anno, in quanto ritenuta da Pignataro la precorritrice di cocaina ed eroina.
Dopo l’annuncio dato nella mattinata del 9 Maggio, il Ministro degli Interni Salvini, impegnato in un tour elettorale proprio nel marchigiano, ha deciso di visitare “a sorpresa” anche la cittadina ospite dei suddetti fatti a sostegno del proprio condiviso astio nei confronti della marijuana legale, riscontrando non poca visibilità.
A detta di Salvini, la priorità sarebbe quella di liberare il Paese dalla droga e dallo spaccio, e in occasione di quanto avvenuto a Civitanova Marche, non ha perso occasione per ribadire che: “La droga fa male, lo dicono i medici, e i negozi di Cannabis Light rappresentano un centro di spaccio. Macerata è la prima provincia ad essere libera da questo genere di shop”.
E ancora: “Quasi sempre in questi negozi vengono vendute sostanze che non potrebbero essere commercializzate, spesso anche a minori”.
Ad attendere il Ministro davanti allo shop chiuso, presenziava in prima fila insieme a curiosi e fan, il Sindaco Fabrizio Ciarapica, anche lui sostenitore dei provvedimenti presi dal Questore Pignataro.
Nonostante una precedente sentenza della Cassazione avesse già stabilito la regolarità di alcuni negozi di Cannabis Light fatti chiudere sempre dal Pignataro, l’Italia intera, attualmente spaccata a metà riguardo questa tematica, è in attesa del verdetto della Cassazione del prossimo 30 Maggio sulle sorti dei due punti vendita marchigiani.
Nel frattempo il Questore si dichiara difensore della legge e protettore dei giovanissimi che a detta sua, imboccano la strada delle dipendenza a causa della legalizzazione della Cannabis Light, ma pur sempre disposto ad accettare la sentenza della Corte Suprema.