Qualche giorno fa, il Questore Sartori ha dato il via a dei controlli a tappeto molto approfonditi seguendo le decisioni ministeriali, sui prodotti in vendita, sulle modalità di acquisto e per verificare se fosse tutto a norma di legge nei circa 9 cannabis shop in provincia di Mantova: 4 a Mantova, 3 Castiglione delle Stiviere, 1 a Viadana e 1 a Marmirolo.

Ad effettuare i controlli e verificare le competenze dei negozianti, sono state le seguenti forze dell’ordine: Questura (Squadra Mobile e Polizia Scientifica), Guardia di Finanza, ATS-Valpadana e Polizia Locale, con verifiche sugli aspetti di specifica competenza.

Dai controlli e dopo le analisi a campione sui prodotti è emerso che non c’era nessuna violazione penale secondo la normativa 424/16, ovvero quella riguardante i livelli di THC consentiti, ma in alcuni di questi 9 cannabis shop sono state rilevate delle incongruenze riguardanti l’esposizione, “l’affiancamento” e il confezionamento dei prodotti, che potevano trarre in inganno il cliente durante l’acquisto, rispetto l’utilizzo della sostanza.

Secondo la legge la “cannabis legale”, fino allo 0.2% di THC, può essere utilizzata esclusivamente per scopi alimentari, cosmetici e farmaceutici, ma dallo 0.2% allo 0.6% tale prodotto non può essere utilizzato ne come alimento, medicina o combustione (fumo).

In 5 dei negozi sottoposti al controllo, invece, è venuto fuori che la “cannabis light” veniva esposta con al lato cartine, narghilè, pipe, chillum, grinder, eccetera, tutti prodotti che vanno totalmente in contrasto con il senso logico e giuridico della legge vigente, e che induceva i clienti ad un uso ludico della cannabis, ovvero a fumarla, cosa assolutamente non consentita da nessuna legge.

Dopo queste incongruenze, riscontrate nei giorni scorsi, sono state sospese le licenze ai sensi dell’articolo 100 TULPS dei commercianti dei 5 cannabis shop dal Questore della provincia mantovana.

Se la decisione delle Sezioni Unite della Cassazione andasse per il verso che tutte le persone nel business della canapa sperano, per il caso dei 5 negozianti marchigiani cambierà qualcosa? Oppure le licenze verranno definitivamente revocate a causa della poca indulgenza e di una legge poco chiara?

Bisognerà aspettare la fine del mese per saperlo.