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Viaggiare in aereo con Cannabis Light e olio di CBD: legale in aeroporto?

Nonostante sempre più paesi nel mondo la stiano legalizzando (Canada e California, solo per citare gli ultimi esempi), il possesso di Cannabis Light e prodotti derivati in aeroporto o su un aereo potrebbe ancora essere un problema spinoso da gestire. Vediamo insieme cosa dice la legge e cosa detta il buon senso quando si parla di viaggi nazionali e internazionali in aereo con cannabis light e olio di cbd nel proprio bagaglio.
La nostra amata canapa sta di certo raccogliendo sempre più consensi sia in Italia che nel resto del mondo: tantissimi studi in ambito scientifico ribadiscono ogni giorno la sua utilità nel contrastare tantissime tipologie di malattie, problematiche fisiche e psicologiche: ma la realtà è che la Cannabis in tutte le sue forme subisce ancora lo stigma negativo che la associa a una droga, senza distinguerla dalla versione light con bassi livelli di THC. Nonostante l’utilizzo di prodotti a base di CBD prima di un volo sia consigliatissimo per supportare i viaggiatori che hanno paura di volare, la verità è che portare con sé queste sostanze che suscitano sospetto in un luogo controllato come l’aeroporto può creare problemi e fastidi anche nei paesi dove il prodotto in questione è completamente legale.

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Imbarcarsi su un aereo con Cannabis Legale e Olio di CBD in Italia con voli nazionali

La legge italiana al momento è chiara sulla totale legalità della cannabis light e dell’olio di CBD venduti regolarmente con certificazioni di idoneità. Quindi se affrontate un volo nazionale sappiate che portare con voi un quantitativo personale di Cannabis Light o Olio di Cbd non sarà contro la legge. Dovete però essere ben consapevoli che se il prodotto in questione verrà individuato durante un controllo le autorità aeroportuali potranno decidere di sequestrare il materiale per analisi e questo potrebbe portare a numerosi controlli sulla vostra persona e attenzioni indesiderate. Avere lo scontrino di vendita e la confezione integra di cannabis light rende più sicuro il viaggio in aereo in caso di controllo poiché con confezione sigillata le autorità avranno certezza che il contenuto interno del pacchetto corrisponda al prodotto descritto sull’etichetta. Considerate che recarsi in aeroporto con Cannabis Light, per quanto legalmente ineccepibile, potrebbe far scattare i cani antidroga (che non sono addestrati per distinguere tra cannabis e cannabis light) e di conseguenza la perquisizione da parte dei pubblici ufficiali, eventuali ritardi nella vostra tabella di marcia, etc. Per quanto riguarda l’olio di CBD invece i controlli extra saranno certamente meno severi in Italia, in quanto il prodotto non contiene THC e la parola cannabis spesso non è nemmeno riportata nell’etichetta; inoltre è molto molto difficile che i cani possano rilevarne l’odore.
Ripetiamo quindi: per quanto assolutamente consentito dalla legge, recarsi in aeroporto e poi prendere un aereo per una meta nazionale portando con sè Cannabis Light e Olio di CBD, potrebbe farvi incorrere in spiacevoli inconvenienti e controlli da parte di polizia e carabinieri.

Prendere l’aereo con Cannabis Legale e Olio di CBD per voli internazionali

Le cose cambiano radicalmente quanto ci si vuole imbarcare su un aereo per effettuare un volo internazionale, per una destinazione non italiana. Bisogna infatti considerare che Cannabis Light e Olio di CBD sono legali in alcuni paesi, ma illegali in altri. Quindi non solo non è consentito atterrare in un paese dove questi prodotti sono considerati illegali, ma anche imbarcarsi su aerei che vi volano. A ciò si deve aggiungere che i controlli antidroga sono decisamente più severi per i voli internazionali rispetto a quelli nazionali. La presenza di una sostanza sospetta rilevata durante un controllo dalla Transport Security Administration (TSA) può portare a situazioni legali scomode o addirittura pericolose. Certamente alcune nazioni sono più permissive di altre, ma ricordate che in tantissimi paesi il possesso di Cannabis prevede pene detentive molto severe, o addirittura la pena di morte: anche negli Usa, dove in molti stati la Cannabis è legale, trasportarla in aereo è un reato federale molto grave. Ecco perché è sconsigliatissimo affrontare voli internazionali con sostanze anche solo potenzialmente illegali come le infiorescenze di Cannabis Light. Anche un prodotto assolutamente privo di THC come l’Olio di CBD potrebbe creare problemi e controlli non graditi. Non pensate di essere più tranquilli viaggiando all’interno dell’Unione Europea: infatti in Europa, le leggi sulla cannabis variano moltissimo da un Paese all’altro e i livelli tollerati di CBD non sono ovunque gli stessi che in Italia.

In conclusione al momento viaggiare in aereo portando con sé cannabis light e olio di CBD è legale in Italia (con confezione sigillata di prodotti certificati e in possesso di scontrino di vendita) ma può attirare controlli spiacevoli (e di conseguenza lo sconsigliamo); viaggiare lungo tratte internazionali di ogni tipo è invece seriamente da escludere. Siamo certi che il tempo porterà (grazie alle sempre maggiori legalizzazioni e al florido business che le segue) a una legislatura internazionale e nazionale più chiara in merito al trasporto aereo di questi prodotti. Per quanto riguarda il pregiudizio da parte delle forze dell’ordine ci vorrà forse più tempo, ma non perdiamo la speranza, prima o poi anche questi organi si mettano al passo con i tempi.

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