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Cos’è l’Insufficienza del Sistema Endocannabinoide?

Per molti affetti da disturbi cronici, la cannabis può rivelarsi una vera e propria manna dal cielo.
Da infiammazioni del tratto gastro-intestinale, a dolori muscoloscheletrici, passando per emicranie lancinanti: la cannabis può davvero fornire importanti benefici.

Cerchiamo di capire il perchè: come è risaputo, i cannabinoidi, quali THC e CBD, interagiscono con il sistema endocannabinoide (ECS) presente nel corpo umano, che già naturalmente produce endocannabinoidi per il benessere dell’organismo.
Ma cosa accade quando non vengono prodotti endocannabinoidi a sufficienza?

Non è del tutto chiaro neanche alla scienza, ma il Dottor Ethan Russo, Direttore di Ricerca e Sviluppo dell’International Cannabis and Cannabinoids Institute ha teorizzato che una carenza di cannabinoidi possa causare famosi disturbi quali fibromialgia, emicrania, sindrome dell’intestino irritabile e altri.
Visto che l’ECS è presente in ogni organismo, non è da escludere che una disfunzione dello stesso possa davvero portare a tali problematiche.

Le patologie che abbiamo menzionato, insieme a tantissime altre, vengono spesso classificate come incurabili e croniche. Il Dr.Russo offre una speranza a chi ne soffre, sostenendo che, visto che tali disturbi sono in genere acquisiti e non genetici, riconoscendone la causa in un malfunzionamento dell’ECS, si possa finalmente giungere anche a una soluzione.

La teoria dell’Insufficienza Clinica del Sistema Endocannabinoide (CED) spiega che le suddette condizioni di salute sono causate da una carenza nei livelli di endocannabinoidi, al pari di come una carenza di neurotrasmettitori sta alla base di altre malattie (es. carenza di serotonina nella depressione).

Questa teoria è stata depositata per la prima volta dal Dr.Russo nel 2001, che da allora ha pubblicato diversi altri articoli sull’argomento.

Un articolo del Dr.Russo del 2016, ha rivisto la tematica dopo che la prove a sostegno della propria teoria sono state riscontrate nel fluido cerebrospinale di pazienti affetti da emicrania. Dati clinici hanno dimostrato che un trattamento a base di cannabinoidi e cambiamenti verso uno stile di vita più salutare hanno prodotto una diminuzione del dolore, migliorato il sonno e apportato altri benefici nei soggetti osservati.

L’articolo recita: “Se l’attività del sistema endocannabinoide dovesse diminuire, si riscontrerebbe un abbassamento della soglia del dolore, uno sconvolgimento di apparato digerente, umore e sonno tra le principali funzioni fisiologiche collegate all’ECS”.

La teoria CED sottolinea che tali insufficienze potrebbero verificarsi per motivi genetici, ma anche a seguito di particolari patologie o incidenti.

Gli studi del Dr.Russo si concentrano principalmente su emicrania, fibromialgia e sindrome dell’intestino irritabile, ma possono essere ricondotti anche ad altre problematiche ancora sottovalutate e spesso considerate incurabili: glaucoma, disturbo da stress post traumatico, fibrosi cistica, dolori mestruali, disturbo bipolare, iperemesi gravidica per citarne alcuni.

Purtroppo non esiste una pillola magica che garantisca a vita il buon funzionamento dell’ECS, ma il Dr.Russo ha stilato una lista di consigli per prendersene cura adeguatamente:

  • curare il proprio intestino: sono sempre più numerose le prove che conferano che i batteri presenti all’interno sono tra i maggiori responsabili della regolazione dell’ECS. Pertanto sarebbe opportuno evitare antibiotici inutili che danneggiano il normale equilibrio della flora batterica, ma anzi integrare alcuni pro e prebiotici.
  • mangiare sano: è importante prendere coscienza di ciò che si introduce nel proprio corpo e riconoscere che ciò che ci è stato sempre proposto come giusto per noi, potrebbe non esserlo davvero. In generale, un eccessivo apporto calorico e cibi fritti o pro-infiammatori andrebbero evitati.
  • fare esercizio fisico: una vita sedentaria è dannosa per l’ECS, e l’attività fisica è imprescindibile per mantenerlo al meglio.
  • verificare lo stato di salute famigliare: l’insufficienza dell’ECS non è genetica come il colore degli occhi, ma ci sono delle tendenze che possono essere trasmesse di generazione in generazione, quindi attenzione a individuare patologie croniche all’interno della propria famiglia e soprattutto, notare le abitudini poco salutari che si potrebbero avere in comune.
  • dormire bene ed evitare lo stress: il sistema endocannabinoide adora l’equilibrio, e un corpo stressato e stanco è il modo migliore per metterlo fuori uso.

Mentre si è alla continua ricerca di un vero e proprio trattamento, il Dr.Russo consiglia di attenersi a queste semplici regole per tenere sotto controllo i sintomi delle patologie indicate.

Il Dr. Russo sta lavorando per ottenere sempre più informazioni riguardanti l’argomento, con un particolare focus sulla fibromialgia, attualmente molto complicata da diagnosticare.

La stragrande maggioranza dei medici non sa nulla sull’ECS. Nonostante sia stato scoperto più di 30 anni fa, non ci sono molti approfondimenti su di esso nei testi di letteratura medica – semplicemente non viene insegnato, forse per la propria correlazione con la parola “cannabis”. Chiaramente ci troviamo di fronte a una lacuna di conoscenze che finchè non verrà colmata non ci consentirà di curare i nostri pazienti in maniera più efficace”.

Perciò, la prossima volta che vi troverete dal dottore, qualsiasi sia la motivazione, provate a chiedere informazioni su come mantenere sano il vostro sistema endocannabinoide… Giusto per capire se sappia di che cosa si tratta!

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