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Bong (aka pipa ad acqua), cos’è e come utilizzarlo correttamente

Nei paesi in cui è legale fumare a scopo ricreativo la cannabis, sta tornando di gran moda un oggetto particolare, una speciale ampolla pensata proprio per fumare la marijuana. In Italia è tuttora vietato questo tipo di utilizzo della cannabis (anche di quella light, che non si può fumare) ma, per togliervi la curiosità, vi raccontiamo qualcosa di più su questo strumento old style che si vede in tantissimi film adolescenziali americani: il famigerato bong. Ne troverete di ogni tipologia e fattura, da quelli più classici e seriosi fino a quelli dai colori psichedelici o con camere multiple, ma alla fin fine semplice o complesso che sia, il bong implica principalmente una cosa: divertimento garantito.

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Cosè il bong per la cannabis

Il bong è un accessorio da sempre correlato al consumo di cannabis. Il suo secondo appellativo è pipa ad acqua e questo è il termine migliore per descrivere il suo funzionamento. Ci sono bong di diverse forme e dimensioni, molto spesso sono in vetro ma ne esistono di tantissimi altri materiali (come plastica, ceramica o ad esempio in bambù). Alla base del bong c’è un meccanismo molto semplice, similissimo a quello del narghilè, che permette al fumo aspirato di raggiungere la giusta temperatura passando attraverso una barriera d’acqua.

Il bong ha sempre avere queste componenti specifiche:

  • Il braciere (spesso rimovibile) dove vengono posizionate le infiorescenze essiccate precedentemente sbriciolate per essere bruciate.
  • La frizione, ovvero un forellino per far fluire il fumo dal corpo centrale e che viene tappato con un dito durante la prima parte del tiro. Quando il buco viene stappato, l’aria che ci passa attraverso spinge naturalmente il fumo nei polmoni di chi aspira.
  • Il gambo che è invece il un tubo minore da dove il fumo passa dal braciere fino alla base.
  • La base ovvero il fondo, dove si raccoglie l’acqua e che termina superiormente in un tubo (detto anche canna del bong o camera) la cui parte superiore (quella dove si appoggiano le labbra per aspirare) è chiamata boccaglio.

Alcuni bong più particolari hanno più camere per il filtraggio, per ottenere un’aspirazione più fluida del fumo, mentre altre hanno contenitori per inserire il ghiaccio per ottimizzare il raffreddamento.

Come usare il bong per la marijuana

La prima cosa da fare è versare dall’apertura in alto l’acqua (di bottiglia o potabile di rubinetto). Ogni bong ha diversi livelli a seconda della capienza, ma in generale è necessario rimanere a circa 3 centimetri dall’attacco del gambo. Poi bisogna inserire la cannabis spezzettata nel braciere senza pressarla troppo. Per molti tipi di bong è meglio non utilizzare cannabis eccessivamente tritata per impedire che il materiale venga risucchiato nella pipa durante l’aspirazione.
In generale si può riempire il braciere a metà o appena sotto la soglia di contenimento, ma mai farlo strabordare. Quando si è pronti a fumare basterà prendere il bong nel corpo centrale con la mano non dominante e l’accendino con l’altra. Ora, dopo aver appoggiato le labbra sul boccaglio, mentre con la mano che lo regge tappate con un dito il buco della frizione, con la fiamma dell’accendino scaldate la sommità del braciere e, quando si sarà formato il fumo, aspirate. Con il dito sul foro di frizione modulate la salita del fumo. Se non riuscite ad aspirare tutto in una volta il fumo accumulato nel bong potete tappare con una mano l’imboccatura e aspirare il contenuto intrappolato dopo un po’. Per avere un’altra boccata basterà scaldare nuovamente il braciere. Al termine dell’utilizzo è necessario pulire bene il braciere da residui, rimuovere l’acqua dalla base, lavare il tutto con acqua calda (senza detergenti) e fare asciugare bene in ambiente ventilato perché non si accumuli umidità all’interno dell’ampolla.

Perché si sceglie il bong per fumare cannabis

I motivi che spingono alcuni consumatori di cannabis a scegliere il bong è che questa tecnica è perfetta per chi vuole assumere grosse quantità di cannabis e ottenere un effetto intenso. Inoltre il raffreddamento e il filtraggio dato dall’acqua fanno si che il fumo inalato sia meno dannoso e irritante per l’apparato respiratorio. Poi come immaginate può essere uno strumento divertente da usare in gruppo o per sperimentare nuovi sapori. Per esempio è possibile utilizzare infusi e tè al posto dell’acqua per ottenere aromi particolarissimi, insomma il bong è l’ideale per chi ama consumare in modo creativo la cannabis e sfruttare al massimo le sue potenzialità.

 

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