Le ricerche scientifiche sulle proprietà delle piante di canapa continuano e questa volta prendono una piega quasi surreale, diciamo fantascientifica. Potrà sembrare una bufala, una di quelle notizie fasulle diffuse dai social che suscitano infiniti like e sono sempre accompagnate da fotomontaggi improbabili. Non è affatto così: la cannabis è sarà a breve ufficialmente spedita nello spazio dove verrà avviata una coltura di canapa per ricerche sperimentali a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, meglio conosciuta come ISS.
Potrebbe interessarti anche:
Legalizzazione della Cannabis Light VS Narcotraffico
Space Tango e i “cube lab” per coltivare cannabis nello spazio
Questo esperimento è stato attuato da Space Tango, una startup di Lexington in Kentucky (USA) che ha brevettato un particolare sistema di coltivazione adatto agli ambienti ristretti delle stazioni spaziali. I loro particolari moduli chiamati “cube lab” sono infatti grandi quanto un microonde e al loro interno offrono l’ambiente perfetto per sviluppare la coltura e monitorare i risultati.
Ma perché inviare piante nello spazio vi chiederete? L’idea nasce per osservare e valutare come l’ambiente a gravità zero potrebbe influenzare la crescita e lo sviluppo della pianta. Portando le piante nello spazio, Space Tango (e altre realtà che stanno operando lo stesso sistema ma su piante diverse) spera di capire se la crescita di alcune varietà vegetali può essere meglio controllata e più prolifica in assenza di stress gravitazionali. La teoria è che quando le piante sono “stressate” da fattori esterni producono composti che consentano loro di adattarsi e sopravvivere il che comporta uno sviluppo spesso poco prevedibile. Comprendere come le piante reagiscono in un ambiente in cui viene rimosso lo stress gravitazionale tradizionale può fornire nuove informazioni sul modo in cui questi adattamenti avvengono, su cosa esattamente li scatena e su come i ricercatori potrebbero trarre vantaggio da essi o dalla loro totale assenza.
Il business della cannabis a gravità zero
Questi esperimenti di coltura a microgravità riguardano molti business tra i più caldi del momento, soprattutto per quanto riguarda il campo della salute, della biologia vegetale e della tecnologia. Le maggiori scoperte in ambito di ricerca farmacologica potrebbero verificarsi al di fuori del pianeta terra nell’immediato futuro.
Ecco perché Space Tango ha scelto proprio la cannabis, perché il futuro appare sempre più roseo per questa pianta e le aziende farmaceutiche di tutto il mondo stanno puntando sulle sue proprietà mediche per risolvere tantissime problematiche di salute. Molte realtà importanti stanno investendo vere e proprie fortune nella ricerca sulla cannabis e siamo certi che a breve ne vedremo i risultati.
In particolare le ricerche messe in atto sulla Stazione Spaziale Internazionale da Space Tango riguarderanno anche la molecola non psicoattiva della cannabis, il CBD che è ormai noto in tutto il mondo per le sue capacità di antidolorifico, antinfiammatorio e miorilassante naturale.
Speriamo che vedere ogni giorno notizie come questa (in cui aziende serie e motivate a favorire il progresso scientifico puntano tutto sulla tanto osteggiata pianta di canapa) faccia pian piano aprire gli occhi a chi ancora non si è convinto che la cannabis sia un dono prezioso che ci ha fatto la terra, una pianta a dir poco prodigiosa e forte che, non abbiamo dubbi in proposito, conquisterà con questa audace missione anche lo spazio profondo.