La polizia ha intercettato un pacco contenente 42 tavolette di cioccolato alla marijuana destinate a Thomas Franzen, un cittadino dello stato americano dell’Illinois.
Franzen, affetto da cancro al terzo stadio, ha dichiarato di aver ordinato tali prodotti per trattare la propria patologia.
L’Illinois è in procinto di legalizzare la cannabis a uso ricreativo per tutti gli adulti oltre i 21 anni, ma mentre residenti e turisti attendono con il fiato sospeso la firma del governatore Pritzker, il paziente Thomas Franzen sta subendo tutte le conseguenze dei lasciti del proibizionismo americano.
Il tribunale di Chicago lo ha infatti dichiarato colpevole e condannato a 4 anni di reclusione per il possesso di più di 5000 grammi di cannabis, sotto forma di tavolette di cioccolato destinate ad attenuare la condizione clinica del paziente.
Il cioccolato in questione sarebbe stato ordinato da un dispensario di cannabis medica californiano.
L’avvocato di Franzen è riuscito a convincere il tribunale che si trattasse solo ed esclusivamente di materiale per uso personale, risparmiando quindi l’accusa di spaccio al proprio cliente, ma senza riuscire a giustificarne l’acquisto illecito.
“Franzen è molto sollevato che il caso sia chiuso. Il giudice era a conoscenza della sua condizione di salute e voleva terminare il processo il prima possibile, ma la quantità di cannabis trovata in suo possesso è davvero tanta”, ha dichiarato il procuratore David Camic.
Ma mentre sarebbe necessaria un’intera vita per consumare 18 kg di marijuana in fìori (la quantità contestata a Franzen), 18 kg di cioccolato alla marijuana sarebbero durati all’imputato solo qualche mese vista la sua condizione clinica.
L’Illinois al momento dispone di un solido programma di distribuzione di marijuana medica, per questo non è ancora del tutto chiaro perchè Franzen abbia deciso di far arrivare illegalmente il proprio prodotto curativo invece di prendere parte al programma statale.
Un’ipotesi molto gettonata è che la cannabis illegale rimane ancora molto più economica rispetto a quella medica regolamentata per legge.
In ogni caso, Franzen sarà obbligato a scontare 4 anni di carcere, molto meno rispetto al massimo della pena di 14 anni richiesta dall’accusa, tuttavia lunghissimi per un uomo il cui unico intento era quello di curarsi dal cancro.
“Attualmente è in cura con trattamenti necessari, con la speranza che entri in un periodo di remissione. Il giudice è stato molto comprensivo e ha deciso di ritardare la condanna in quanto non potrà ottenere le stesse cure una volta recluso” ha affermato Camic.
Speriamo vivamente che l’arrivo della legalizzazione in Illinois faccia sì che nessun altro paziente debba affrontare così drammatiche conseguenze per aver cercato di provvedere alla propria salute.