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Come risultare negativi ai test salivari antidroga per la ricerca di THC

In Italia e in molti altri paesi del mondo ancora la cannabis viene considerata da molti una droga a tutti gli effetti. Nonostante i grandi successi ottenuti dai movimenti pro-legalizzazione e il fiorente business della cannabis light, molti datori di lavoro continuano a fare test alla ricerca del THC e altre sostanze ai propri dipendenti. Uno di quelli più diffusi è il test salivare antidroga, vediamo insieme le caratteristiche di questo (attualmente inaffidabile) esame.

Di recente i controlli antidroga che ricercano tetraidrocannabidiolo (la molecola psicoattiva della cannabis) hanno avuto una svolta notevole, sebbene esami delle urine e del sangue siano tuttora molto diffusi, si iniziano a vedere in giro sempre più test istantanei che si svolgono sulla saliva. Questi presidi sono di creazione relativamente recente e hanno una serie di falle notevoli, soprattutto per quanto riguarda i falsi negativi. Infatti sono particolarmente facili da “ingannare” utilizzando piccole precauzioni prima di sostenerli. Inoltre, visto il grosso margine d’errore che manifestano, anche se risultassero positivi potrete chiedere la possibilità di effettuare un nuovo test di conferma, vista l’alta inaffidabilità e la mancanza di regole in proposito.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sui test salivari per la ricerca di THC e qualche consiglio per avere risultato negativo in caso di controllo.

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Differenza tra test della saliva e delle urine

Oggi i test della saliva per la ricerca di sostanze stupefacenti da parte dei datori di lavoro o comunque da privati sono senza dubbio i più usati in assoluto perché rapidi da effettuare, economici e per niente invasivi. Nonostante vengano celebrati come molto precisi e affidabili la verità è che è possibile con una minima preparazione influenzarne il risultato.

Per prima cosa cerchiamo di capire la differenza tra questi e i classici test delle urine: i primi rilevano la presenza effettiva di THC nella saliva mentre i secondi ricercano un metabolita del THC, ovvero una sostanza prodotta dal passaggio del THC nel corpo che rimane in circolo per lungo tempo. Questo ci fa capire che un test della saliva effettuato subito dopo aver fumato sarà probabilmente positivo ma, siccome il THC permane per un tempo limitato nella bocca dei fumatori, ci sono ottime probabilità che non venga trovato se uno non lo assume in modo assiduo ma solo saltuariamente.

THC nella saliva: quanto a lungo rimane e in quali quantità

Non è un calcolo affidabilissimo ma se si assume saltuariamente THC i livelli di questa molecola nella saliva possono apparire già vicini allo zero dopo soli 3 giorni. Per i consumatori più assidui però è difficile avere un risultato negativo prima di 10 giorni di astinenza e molti test hanno dimostrato di cogliere tracce di Tetraidrocannabidiolo anche dopo un mese.

Scegliere la cannabis light aiuta ad avere risultato negativo al test salivare?

Ovviamente oltre a quanto avete fumato e da quanto tempo influenzerà anche il risultato la qualità della marijuana che sceglierete, più sarà ricca di THC e più lascerà tracce. Per questo motivo scegliere la cannabis light vi darà maggiori possibilità di superare un test salivare in tempi minori dal vostro ultimo joint.

Metodi per avere un test negativo (oltre all’astinenza)

Se cercate un sistema dell’ultimo minuto per diminuire le vostre chance di risultare positivi ad un test vi consigliamo di prendere le seguenti precauzioni:

Mantenete un’igiene orale impeccabile, soprattutto prima di arrivare sul luogo di lavoro se sospettate o sapete di un controllo;

Lavate ripetutamente i denti almeno 3 o 4 volte al giorno, usate sempre il colluttorio possibilmente uno a base alcolica che rimuove ancora di più i residui di THC ma soprattutto aiuterà a diluire i cannabinoidi nel liquido salivare;

Bevete molta acqua e mangiate cibi calorici e grassi (i lipidi aiutano ad assorbire e poi smaltire il THC).

Si può risultare positivi al test se si assume solo CBD?

Per fortuna no! Se siete consumatori assidui di CBD e non volete rinunciarvi ma siete a rischio controllo vi consigliamo di scegliere di assumerlo con preparati e concentrati che non presentino tracce di THC. In questo modo non potrete risultare positivi a nessun test antidroga salivare, in quanto il cannabidiolo in Europa non è considerato una sostanza drogante e quindi non viene indagato nei test. Prestate ovviamente attenzione a prodotti che contengono entrambi i cannabinoidi, perché se siete sfortunati anche la minima traccia di THC (come quella presente cannabis legale) può venire rilevata da un test inatteso.

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