Canapa Alimentare

Come mangiare fiori e foglie di cannabis cruda, il superfood del benessere

Chi ama consumare cannabis molto spesso è un fautore dei prodotti naturali, abbiamo visto che curare anima e corpo con un joint è possibile e che dalla marijuana si possono ottenere tanti prodotti benefici ma cosa pensereste se vi dicessimo che le diete del futuro prevederanno cannabis cruda come nuovo superfood?

Ecco tutto quello che dovreste sapere sui benefici di mangiare cime e foglie di cannabis fresche.

Per prima cosa è importante fare presente che se mangerete le infiorescenze crude non otterrete gli effetti psicoattivi che avrebbero una volta
essiccate e rollate e nemmeno quelle tipiche degli edibles. La cannabis se mangiata cruda non ha effetti psicoattivi, è infatti il processo di decarbossilazione in olio o burro ad attivare il THC e a renderla tale.

Se siete interessati abbiamo parlato della decarbossilazione in questo articolo.

Vi chiederete quale sia il motivo logico per mangiare marijuana cruda, perché dovremmo voler mangiare cime e foglie di questa pianta che solitamente vengono riservate per altri scopi? Perché numerosi studi (e tante testimonianze di prima mano) sostengono che a livello nutrizionale la cannabis sia un super-alimento in grado di apportare incredibili benefici al nostro corpo. Senza ombra di dubbio quella della canapa è la rivoluzione alimentare del prossimo decennio, sia che si consumi cruda o cotta, ogni parte della pianta sembra avere potenziali molto importanti.

Cannabis cruda: un superfood sorprendente

Cosa rende la cannabis tanto speciale da doverla davvero mettere in tutti i brodi? Soprattutto la sua alta concentrazione di vitamine e acidi cannabinoidi.

Ma cosa sono gli acidi cannabinoidi? In particolare parliamo del THCa e il CBDa, i precursori dei nostri amati THC e CBD (prima che vengano sottoposti a combustione o riscaldati). Ecco con l’innalzamento delle temperature noi abbiamo una importante dispersione di queste molecole, proprio come succede per molte altre verdure che quando vengono cotte perdono buona parte dei loro nutrienti. Se invece ingeriamo la cannabis senza cucinarla o bruciarla avremo la possibilità di avere con meno prodotto una vasta gamma di nutrienti importanti e anche una dose molto alta di acidi cannabinoidi e otterremo un vero e proprio superfood, ovvero un alimento dall’elevata capacità nutritiva che, per gli effetti benefici che può apportare sulla salute di un individuo un suo consumo assiduo, viene considerato straordinario e superiore ad altri cibi.

Vantaggi di consumare acidi cannabinoidi

In pratica questi precursori crudi dei cannabinoidi sono un toccasana per tantissimi organi e stimolano molte funzioni del corpo umano proprio perché attivando il sistema endocannabinoide rendono il suo lavoro molto più efficace e meticoloso. Gli effetti sarebbero quelli dei cannabinoidi THC e CBD ma meno concentrati sull’immediato e più indicati per chi cerca vantaggi nel lungo periodo. Il consumo di cannabis cruda innesca meccanismi antinfiammatori, regolatori del metabolismo e dell’insulina, antidolorifici, antireumatici. Inoltre pare che il consumo di acidi cannabinoidi sia molto indicato per proteggere l’apparato cardiocircolatorio.

Nutrienti nella pianta di cannabis

Oltre a questi acidi preziosi sappiamo che questa pianta come molte altre a foglia verde offre una serie di nutrienti molto importanti. Infattiè ricca di proteine, fibre vegetali, antiossidanti, minerali e vitamine (come la preziosissima vitamina B) ma anche di Acidi Grassi Omega 3 e 6.

Ne abbiamo già parlato quando abbiamo parlato dei benefici derivati dall’assunzione di semi di cannabis: la pianta di canapa è potenzialmente la fonte perfetta di acidi grassi Omega 3 e Omega 6; acidi grassi essenziali importantissimi per la nostra salute perché fondamentali per le funzioni cerebrali e il funzionamento del sistema endocannabinoide.

Poi ci sono i terpeni che sono quegli oli essenziali tipici della cannabis che le conferiscono un aroma unico ma che hanno anche forte influenza sul sistema endocannabinoide. Ecco che questi si rivelano efficientissimi anche quando consumati a crudo; anzi evitando il passaggio della carbossilazione è possibile avere ancora maggiori concentrazioni e fare incetta di pinene, limonene, mircene e tanti altri composti rilassanti, antinfiammatori, antibatterici e quant’altro.

Come assumere la cannabis cruda?

Masticare fiori e foglie di cannabis come ruminanti non è per tutti, per questo motivo è molto consigliato consumare la propria dose di marijuana cruda tra insalate miste e frullati.

Vi consigliamo di non superare la dose di 15 gr di cannabis a pasto (una dose eccessiva potrebbe farvi venire male allo stomaco) e di unire altri vegetali e frutti dal potere antiossidante e dall’alto contenuto di fibre e nutrienti per avere un mix perfetto e salutare. Se il sapore della cannabis cruda non dovesse farvi impazzire vi consigliamo di provare ad abbinarla in un frullato con una banana oppure mezzo avocado maturo, due frutti capaci di rendere più morbido il suo sapore un po’ spigoloso e ostico.

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