Cannabis Light Terapeutica

Anziani e consumo di cannabis: una relazione proficua

Negli Stati Uniti sono sempre di più le persone con un’età superiore ai 65 anni che iniziano un trattamento a base di cannabinoidi per trattare le proprie patologie. Ma può la cannabis essere un valido aiuto nella gestione delle patologie e problematiche correlate all’invecchiamento o queste nuove generazioni di anziani hanno semplicemente una gran voglia di divertirsi?

Pare infatti che la popolazione anziana americana sia ad oggi il gruppo demografico con la più alta crescita di consumo di cannabis terapeutica, con un aumento nella fascia d’età over 65 del 250% in pochi anni. Questo dato è spiegato dalla recente apertura alla cannabis anche da parte di persone che prima della legalizzazione in molti stati americani non avevano nemmeno considerato l’eventualità di diventare consumatori di cannabinoidi, ma che (ora che la cannabis è stata sdoganata ed etichettata come sicura) hanno deciso di metterla alla prova. In molti ne hanno riconosciuto i benefici in tanti ambiti e ora non vogliono assolutamente rinunciarvi e hanno iniziato a spargere la voce che la cannabis è un vero toccasana contro tanti mali. Il risultato? Anziani più sani e una netta diminuzione del consumo di farmaci tradizionali come antidepressivi, sonniferi, antinfiammatori e antidolorifici.

Ecco i campi in cui la cannabis può dimostrarsi un valido alleato per gli anziani (ma non solo!):

Sollievo dal dolore cronico e dalle infiammazioni

Pensate che negli U.S.A. più della metà delle prescrizioni di oppiacei per il dolore cronico sono destinati a over 65, un dato significativo visto il grande problema della dipendenza da questi farmaci (il cui abuso può portare anche alla morte) negli Stati Uniti. La cannabis invece ha rinomati effetti antidolorifici e antinfiammatori soprattutto per quanto riguarda patologie croniche come l’artrite, i reumatismi, i dolori articolari e ossei. Inoltre indovinate un po’? Nessuna dipendenza o effetto collaterale grave.

Trattamento del glaucoma

L’aumento di pressione nell’occhio è una condizione patologica molto diffusa tra gli anziani e può portare anche alla perdita della vista e al danneggiamento definitivo dei nervi ottici. La cannabis può essere utile anche per diminuire la pressione oculare che con spese irrisorie (rispetto ai farmaci specifici per questo problema) e senza particolari controindicazioni può limitare l’innalzamento pressorio all’interno dell’occhio per diverse ore dall’assunzione.

Aumento dell’appetito

Con l’avanzare dell’età in molti subiscono una fisiologica perdita dell’appetito che in alcuni casi può sfociare in situazioni patologiche di cachessia e anoressia. Quando ritrovare la voglia di mangiare è difficile ci pensa la cannabis, che è un naturale stimolante di appetito, un anti emetico e può aiutare gli anziani inappetenti a ritrovare lo stimolo della fame.

Demenza e Alzheimer

Diversi studi dimostrano come la cannabis possa essere un efficace antiaging per le cellule cerebrali che naturalmente o patologicamente subiscono dei danni con l’invecchiamento. Pare infatti che il THC possa essere la nuova arma contro l’invecchiamento cerebrale e le forme di demenza, anche se ancora gli studi in proposito sono ancora insufficienti a dare una risposta precisa a livello di efficacia e sicurezza. Se ancora non si è certi sull’effetto rigenerante per il cervello del THC, è invece nota l’efficacia rilassante e calmante dell’altro cannabinoide presente nella cannabis: il CBD, che si dimostra molto utile nella gestione dell’ansia e dell’aggressività nei pazienti affetti da demenza e patologie derivanti dal deterioramento cognitivo.
Leggi il nostro approfondimento sulla cannabis come antiaging del cervello

Ripristino dei cicli di sonno

La diminuzione delle attività diurne, la presenza di dolori o di malattie invasive porta moltissimi anziani a soffrire di insonnia. Il fatto è che, anche se non sentiamo il bisogno di dormire, il nostro corpo soffre tantissimo della privazione di riposo. Per evitare l’assunzione di costosi e pesanti sonniferi si può ricorrere a varietà particolarmente rilassanti di cannabis, come ad esempio la cannabis Indica che ha importanti capacità di tipo rilassante sia per il corpo che per la mente e facilita il naturale addormentamento ripristinando i cicli regolari di sonno.

Effetto antidepressivo

Ultimo ma non meno importante la cannabis ha un naturale effetto antidepressivo notevole che può essere di grande aiuto per tutti coloro che durante la terza età soffrono di questa comune e difficilmente gestibile patologia psicologica e non vogliono ricorrere ai pesanti farmaci antidepressivi per paura degli effetti collaterali.

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