Nell’articolo di oggi vogliamo parlare di due strumenti magici: bong e dab rig, che si somigliano ma non sono affatto la stessa cosa. Sono entrambe pipe ad acqua, due ottime soluzioni per assumere cannabis, ma hanno una struttura e offrono risultati leggermente diversi, ecco la nostra guida alla scoperta di differenze e similitudini tra dab rig e bong per i meno esperti.

Da molti vengono considerati sinonimi perché a tutti gli effetti regalano esperienze simili e sono adatti ad un consumo intenso di cannabinoidi. Si tratta di pipe ad acqua realizzate in vetro che permettono di fumare le infiorescenze o i derivati da esse massimizzando l’introduzione nell’organismo dei cannabinoidi come THC e CBD.

Quale cannabis usare con dab rig e bong?

La primissima differenza tra questi due dispositivi riguarda quello che ci si può mettere dentro, perché generalmente con i bong si usano infiorescenze essiccate mentre nel dab rig si vaporizzano degli speciali concentrati chiamati appunto “dab”. Non a caso un sinonimo di questo strumento viene chiamato anche oil rig, perché i dab sono prevalentemente oli o comunque sostanze oleose che vengono messe su una superficie chiamata nail (chiodo) e non all’interno del braciere (come nel caso del bong con i fiori essiccati).

Questa differenza principale cambia ovviamente il design e la struttura del prodotto anche se il meccanismo di funzionamento è similissimo.

Volete saperne di più sui concentrati: leggete il nostro articolo su questo argomento fondamentale per gli appassionati di cannabis

È più potente il bong o il dab rig?

Siete in cerca di uno strumento per assumere cannabinoidi che dia il massimo dei risultati? Allora sarà importante chiarire che tra erbe essiccate e concentrati c’è una importante differenza in quanto a resa. Infatti i concentrati sono prodotti a base di cannabis che contengono dosaggi di cannabinoidi davvero molto alti, generalmente molto superiori rispetto alle infiorescenze. Pensate che le i fiori di marijuana contengono massimo il 30% THC, mentre i concentrati viaggiano tranquillamente attorno al 70%. Ovviamente quindi se volete avere un carico di cannabinoidi maggiore vi consigliamo di rivolgervi ai concentrati e usare il dab rig.

Funzionamento e utilizzo di bong e dab rig

Abbiamo detto che entrambe sono pipe ad acqua sono che il bong brucia infiorescenze secche nel braciere mentre il dab rig scalda oli concentrati creando un vapore carico di cannabinoidi ma entrambi utilizzano un passaggio in acqua per raffreddare il fumo o il vapore prodotto.

Per preparare un bong si trita l’infiorescenza finemente (per esempio usando un grinder) la si mette nel braciere, si riempie il serbatoio d’acqua e si scalda il braciere con un accendino e si aspira i fumo prodotto.

Il meccanismo d’azione dei dab rig è simile, si deve riempire la camera con acqua fino a sommergere il percolatore, poi si deve scaldare il nail con una fiamma viva (deve essere molto potente per portare il chiodo ad incandescenza quindi è consigliato l’uso di un accendino a torcia), quando quest’ultimo ha cambiato colore va fatto raffreddare qualche secondo poi si deve mettere il concentrato sul chiodo e aspirare il vapore ricco di cannabinoidi dall’apposito bocchino.

È più salutare fumare il bong o svapare con il dab rig?

Se avete capito la differenza principale avrete già la risposta a questa domanda sulla punta della lingua! Con il bong c’è combustione nel braciere e si produce vero e proprio fumo, invece con il dab rig viene prodotto vapore a partire da concentrati e quindi non c’è vera e propria combustione. Questo significa che l’utilizzo del dab rig è generalmente considerato più salutare in quanto meno irritante per la gola e meno ricco di derivati della combustione, però è importante accertarsi che i concentrati utilizzati siano assolutamente puri e sicuri tutto il beneficio del vapore sarà inutile.