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Iperemesi da cannabinoidi: nausea e vomito dopo aver fumato marijuana

Generalmente siamo abituati a considerare i cannabinoidi come sostanze prive di rischio ed effetti collaterali, questo perché in linea di massima lo sono! Detto questo vogliamo anche essere certi che i pochi effetti collaterali noti e risaputi ( o anche quelli solo sospetti) vengano conosciuti ed approfonditi basandosi su gli studi più veritieri.

In questo articolo parleremo insieme dell’iperemesi da cannabinoidi, un evento abbastanza raro ma confermato dalla scienza con recenti studi clinici.

La conoscenza di farmaci, integratori (chimici e naturali) e di tutte le sostanze che assumiamo a scopo curativo come di intrattenimento è fondamentale per sfruttare al meglio i benefici dei prodotti in questione. Non solo se ne può fare un uso migliore e mirato ma si possono anche scoprire/prevenire possibili effetti collaterali.

Dopo aver parlato di allergia alla cannabis e di effetti collaterali dei cannabinoidi affronteremo un’ulteriore tema spinoso per gli appassionati della marijuana.

Certamente l’iperemesi da cannabinoidi potrebbe essere inserita tra le potenziali reazioni avverse alla cannabis, qualcuno dice che non esista affatto ma sono stati pubblicati alcuni studi in proposito e quindi è importante cercare di capire come funziona questo fenomeno e quanto sia frequente tra i consumatori di cannabis.

Cos’è la sindrome da iperemesi da cannabinoidi

Vi sembrerà strano perché la cannabis è nota per i suoi effetti antiemetici, infatti viene consigliata e prescritta per chi soffre di nausea e vomito, tanto da essere ottima alleata per chi è in cura con terapie chemioterapiche ed è notoriamente utile combattere i problemi di stomaco e intestino, ma esistono testimonianze che parlano di insorgenza di nausea e vomito in seguito ad assunzione di cannabinoidi.

Infatti in casi rari ma confermati la cannabis può avere un effetto completamente opposto e suscitare iperemesi ovvero vomito abbondante e nausea. Questo fenomeno sembra svilupparsi prevalentemente nei consumatori longevi e assidui di cannabis, generalmente all’inizio i sintomi sono solitamente leggeri, ma poi tendono amplificarsi con il tempo fino a portare a ricoveri e ospedalizzazione in alcuni casi.

Prove dell’esistenza dell’iperemesi da Cannabinoidi

Esistono diversi studi che trattano questo tipo di sintomatologia, ne citeremo un paio. Nel 2004 uno studio australiano ha descritto questa sindrome per la prima volta chiamandola Cannabis Hyperemesis Syndrome (CHS) mentre in Italia viene chiamata SIC (Sindrome da Iperemesi da Cannabis). Gli studiosi australiani hanno individuato la connessione tra nausea e vomito insistente e non responsiva agli antiemetici e consumo di cannabinoidi. Oggi che il problema è largamente riconosciuto si ritiene che la diffusione della SIC possa essere sottostimata, una delle motivazioni potrebbe essere l’aumento della concentrazione di THC in alcune moderne varietà di cannabis ma noi crediamo che semplicemente se ne consumi e se ne parli di più ora che è stata legalizzata!

Se volete approfondire l’argomento potete leggere questo interessante studio scientifico della Temple University School of Medicine di Philadelphia che identifica la CHS (o SIC) come una diagnosi plausibile quando si presentano pazienti con vomito intrattabile ricorrente e storia confermata di prolungato uso di cannabis. Nonostante le ben consolidate proprietà antiemetiche della marijuana lo studio conferma che ci siano prove crescenti di possibili effetti paradossali sul tratto gastrointestinale e sul SNC che dovrebbero essere considerati e racconta di studi clinici su pazienti probabilmente affetti da CHS, non responsivi ai farmaci ma che con uno stop dei cannabinoidi e docce calde (sì, parrebbe essere il miglior antinausea in questo caso) tornano alla normalità.

Questo e anche altri papers concordano anche sul fatto che, per chi inizia a soffrire di questa ipersensibilità ai cannabinoidi, la soluzione migliore potrebbe essere astenersi dal consumo di questi ultimi perché ci sono buone probabilità che il problema tenda a ripresentarsi.

Come e perché insorge l’iperemesi da Cannabinoidi?

L’evoluzione della malattia è generalmente sviluppata in 3 fasi: quella pre-emetica (sintomi lievi), quella emetica (sintomi importanti con picco dei sintomi per 24-48 ore) e quella di recupero.

É molto importante durante le fasi intense e il recupero valutare molto bene eventuale disidratazione e malnutrizione. Il recupero può durare spesso per molto tempo, soprattutto se si continua ad assumere cannabis (anche in piccoli quantitativi) cosa che può innescare peggioramenti.

Le cause di questa particolare ed improvvisa reazione ai cannabinoidi non sono ancora chiare ma si ipotizza una predisposizione genetica a questi problemi. Fino a poco tempo fa questa sindrome sembrava quasi non esistere, ma ora (che c’è più apertura nei confronti della cannabis e si parla liberamente dei suoi effetti senza incorrere in giudizi e problemi legali) il problema è saltato fuori ed è stato affrontato e classificato come raro ma esistente!

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